Lettura
Il Vangelo di questa domenica ci aiuta a rivedere il nostro rapporto con i beni materiali e con la Provvidenza Divina. I Vangeli ci consegnano un Gesù spesso critico nei confronti del potere che la ricchezza esercita sul cuore dell’uomo, tanto da diventare un idolo, ciò in cui si ripone fiducia. Il vero idolo che si profila dietro il denaro è la pretesa e l’illusione di avere in pugno la vita su tutti i fronti: cose, affetti, certezze, e di poter quindi fare a meno di Dio.
Meditazione
Gesù è molto chiaro nella sua affermazione: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». Ognuno è chiamato a fare la sua scelta: o seguire Dio, o servire il Denaro. È una scelta che coinvolge tutta la persona: non riguarda solo l’atteggiamento nei confronti delle cose, ma rivela la vera meta cui tende il cuore di ogni uomo, il senso stesso della sua esistenza. Il Maestro critica poi l’affanno sproporzionato generato da una eccessiva preoccupazione per ciò che è materiale, come il vestire o il mangiare, per quella ricercatezza sfrenata ed inutile. Per chiarire la sua valutazione, Gesù presenta due parabole: quella dei passeri e dei fiori. Gli uccelli non seminano, non raccolgono, ma hanno sempre da mangiare, perché il Padre del cielo ha provveduto a tutto. «Non contate voi, forse, più di loro!». Gesù critica il fatto che la preoccupazione per ciò che è materiale occupi tutto l’ambito della vita delle persone, arrivando a vivere per mangiare anziché mangiare per vivere. Gesù ci dice che la vita dell’uomo è assai più che i beni di cui può disporre. Il Maestro chiede di guardare la bellezza e l’eleganza dei fiori, come i gigli; invita cioè a considerare le realtà della natura, e a cooperare per il Regno, creando una convivenza nuova, che possa così garantire il cibo e il vestito per tutti. Il perdersi in cose futili è dei pagani, di coloro che non conoscono Dio ed elevano le cose a idoli. I discepoli hanno il compito di ricercare prima il Regno di Dio e la sua giustizia, compiendo la volontà di Dio e lasciando che Egli regni nella nostra vita.
Preghiera
Fa’, o Signore, che le nostre attenzioni siano sempre più rivolte alla gloria eterna, anziché alle effimere e inutili ricchezze terrene.
Agire
Oggi compirò un’opera di misericordia corporale.
Meditazione del giorno a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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La bellezza del creato — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Domenica 26 Febbraio – VIII del Tempo Ordinario