Desta “grave preoccupazione” in Vaticano il perpetuarsi del conflitto in Ucraina. Lo ha sottolineato mons. Bernardito Auza, osservatore permanente Santa Sede alle Nazioni Unite, intervenendo ieri a New York al dibattito incentrato sul tema del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e, in particolare, sul conflitto in Ucraina.
Pur rilevando gli sforzi compiuti dalle Nazioni Unite, dall’Osce e da altre organizzazioni per promuovere la pace in tutta Europa, Ucraina compresa, mons. Auza ha manifestato le preoccupazioni della Santa Sede. Ha quindi invitato a prendere “tutte le misure necessarie per garantire il cessate il fuoco”.
Sforzi che debbono accompagnarsi – ha osservato il presule – all’impegno di tutte le parti coinvolte, in modo da salvaguardare i diritti fondamentali della popolazione nonché “il rispetto della legalità internazionale per quanto riguarda il territorio e i confini dell’Ucraina”.
Pertanto ogni iniziativa al mantenimento della pace e della sicurezza nazionale – ha aggiunto – deve essere ispirata e guidata da “considerazioni umanitarie”, ovvero dalla “salvaguardia della vita umana” in modo che vengano assicurate “adeguate condizioni di vita e l’alleviamento della sofferenza”.
Infine mons. Auza ha rivolto un appello agli Stati, affinché si astengano “da azioni che destabilizzino i Paesi vicini”. Gli Stati – ha concluso il presule – devono anche lavorare insieme al fine di creare “le condizioni necessarie per la pace e per la riconciliazione”.
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Ucraina: appello della Santa Sede al rispetto dei suoi confini
“Grave preoccupazione” espressa all’Onu da mons. Auza riguardo al conflitto nel Paese