Daily meditation on the Gospel

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“Nomen omen” — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Mercoledì 22 Febbraio – Cattedra di San Pietro Apostolo, Festa

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Lettura
Il Vangelo di oggi ci presenta tre punti: Gesù che chiede l’opinione della gente rispetto alla sua persona. Egli è Giovanni Battista, Elìa, Geremìa, qualcuno dei profeti. Quindi, il Maestro chiede l’opinione dei discepoli, e Pietro a nome di tutti dice: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivo!”. La risposta significa che, in Gesù, si realizzano le profezie dell’Antico Testamento. Infine, la risposta di Gesù a Pietro: “Beato te, Simone, perché hai ricevuto una rivelazione del Padre”. Gesù loda Pietro, così come aveva lodato il Padre per aver rivelato il Figlio ai piccoli e non ai sapienti.
Meditazione
Gesù cambia il nome a Simone chiamandolo Pietro, cambiare il nome è dare una identità; accettarlo significa riconoscersi e riconoscere l’autorità di chi lo impone. I latini usavano dire “nomen omen”, cioè “nel nome il destino”. E Simone è pietra, perché fondamenta, ma è anche pietra di inciampo. Pietro si è rivelato esser debole nella fede: dubbioso, ha cercato di distogliere il Maestro dal suo percorso, ha avuto paura nell’orto degli ulivi e si è dato alla fuga; davanti ad una serva ha persino rinnegato di conoscere Gesù. Pietro, però, è anche capace di slanci unici, spesso dà voce al gruppo dei Dodici, e lo fa senza riserve, con semplicità. Sempre presente nei momenti importanti dell’agire di Gesù. Dopo la risurrezione di Gesù, Pietro diventa simbolo stesso della comunità dei credenti nel risorto. Grazie alla preghiera e all’opera di Gesù, egli diventa saldo nella fede; il bagno di umiltà che ha fatto, rivedendo i suoi tanti errori, lo ha fatto essere umile e servo dei suoi compagni, perché si è lasciato guardare da Gesù e si è visto a sua volta come amato. Questa è la forza di Pietro, che lo rende degno di riceve le chiavi del Regno: “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Pietro riceve il grande dono: il potere di legare e di sciogliere, perché ha visto e compreso cosa significa, e quanto gli è costato essere il servo di tutti. Saper amministrare perdono e riconciliazione è uno dei compiti più importanti per chi è chiamato a guidare una comunità fraterna.
Preghiera
O Signore, dacci la forza di rialzarci dalle nostre rovinose cadute, la capacità di chiedere perdono per i nostri errori, anche i più gravi, perché solo così saremo capaci di perdonare pienamente il nostro prossimo ed essere più forti nella fede, e meritevoli del tuo perdono per prendere parte un giorno al Banchetto celeste.
Agire
Oggi dedico del tempo per esaminarmi e riconciliarmi con il Padre, attraverso il sacramento della Confessione.
Meditazione del giorno a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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