Dal 21 al 25 febbraio si terrà a Dakar, in Senegal, la riunione annuale del Consiglio di Amministrazione (CdA) della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel che, affidata dal Santo Pontefice, fin dalla sua nascita nel 1984, al Pontificio Consiglio Cor Unum, ora rientra nelle competenze del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Al CdA prenderà parte il Segretario delegato del Dicastero, Mons. Giampietro Dal Toso, in qualità di osservatore della Santa Sede; è altresì prevista la visita del Nunzio Apostolico in Senegal, S.E. Mons. Michael Wallace Banach. Nel corso della riunione, si esamineranno i progetti in attesa di finanziamento; quelli già finanziati nel 2016 sono stati 43 in 6 Paesi, con uno stanziamento totale di circa 550.000 dollari; fino al 2015 sono stati circa 3.200, per un totale di oltre 37.000.000 di dollari.
I membri del CdA sono: S.E. Mons. Sanou Lucas Kalfa, Vescovo di Banfora (Burkina Faso), Presidente; S.E. Mons. Mamba Paul Abel, Vescovo di Ziguinchor (Senegal), Vicepresidente; S.E. Mons. Happe Martin Albert, M.Afr., Vescovo di Nouakchott (Mauritania), Tesoriere; S.E. Mons. Ouédraogo Ambroise, Vescovo di Maradi (Niger); S.E. Mons. Ildo Fortes, Vescovo di Mindelo (Capo Verde); S.E. Mons. Djitangar Edmond, Arcivescovo di N’Djamena (Ciad); S.E. Mons. Ellison Robert Patrick, C.S.Sp.,Vescovo di Banjul (Gambia); S.E. Mons. Pedro Carlos Zilli, P.I.M.E.,Vescovo di Bafatá (Guinea Bissau); S.E. Mons. Traoré Augustin, Vescovo di Segou (Mali).
Con la collaborazione, in particolare, della Conferenza Episcopale Italiana, della Conferenza Episcopale Tedesca e della Chiesa locale, la Fondazione realizza, a nome del Santo Padre, progetti contro la desertificazione e per la gestione e lo sviluppo delle unità agricole, per gli impianti di pompaggio dell’acqua, per il miglioramento delle acque potabili e per le energie rinnovabili, in favore delle comunità dei Paesi membri (Burkina Faso, Capo Verde, Ciad, Gambia, Guinea Bissau, Mali, Mauritania, Niger e Senegal). La Fondazione si occupa, inoltre, di formare personale tecnico specializzato. Nel corso degli anni, essa ha anche potuto favorire il dialogo inter-religioso: la maggioranza dei beneficiari, infatti, è di religione musulmana.
Gli ultimi dati dello Human Development Index, che misura l’indice di sviluppo umano per ciascun Paese, evidenziano come, tra gli ultimi 20 della graduatoria, 19 appartengono all’Africa e, di questi, 7 si trovano nella zona del Sahel. Ad aggravare la situazione sono, oggi specialmente, le frequenti crisi alimentari, l’esaurimento delle risorse naturali, soprattutto idriche, e la violenza perpetrata sulla popolazione dell’area, che vede la presenza di gruppi estremisti.
Dori, Sahel, Burkina Faso - Wikimedia Commons
Sahel: sostegno del Papa contro la desertificazione
Si tiene fino al 25 febbraio a Dakar, in Senegal, il Consiglio di Amministrazione (CdA) della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel