Daily meditation on the Gospel

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Il potere per servire — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Martedì 21 Febbraio – Feria della VII settimana del T.O. – S. Pier Damiani, Memoria

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Lettura
Nel Vangelo di oggi ci viene narrato il secondo annuncio della passione e risurrezione del Cristo. Così come nel primo, i discepoli non comprendono, né vogliono accettare l’idea della croce abbinata alla missione del loro Maestro. Ancora una volta, inseguono le loro aspettative, i propri preconcetti. Non vogliono sentir parlare della morte di Gesù, ma discutono su chi deve succedergli, su chi deve comandare, hanno la mente e il cuore resi incapaci dall’ambizione.
Meditazione
Sembra proprio che neanche lo stare alla presenza di Gesù renda immuni i discepoli dal lievito dell’ambizione, che genera ipocrisie e falsa i rapporti. Il Maestro parla della sua dipartita; sembra che i discepoli lo ascoltino e gli prestino attenzione, ma poi essi si soffermano solo su ciò che potrebbe riguardarli. Non gli rivolgono domande su tutto ciò che non hanno capito, perché ritengono non li riguardi direttamente. A casa, nel luogo più familiare, è invece il Maestro a chiedere spiegazioni: “Di che cosa stavate discutendo per la strada?”; che non era certo la sua strada. I discepoli si scoprono miseri e non rispondono, lasciano parlare il loro silenzio, che li accusa. Mentre Gesù si preoccupa di restare fedele, come servo obbediente, alla sua missione, i suoi discepoli cercano di essere i primi, chiedendosi come fare a stare tra chi comanda. Tocca al Maestro dare la risposta alla domanda evitata: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”. Gesù ha una concezione rivoluzionaria del potere, esso deve essere usato per servire e non per essere serviti e dominare. Pone a modello un bambino, addirittura s’identifica con i piccoli, e rivela che chi sa accoglierli è come se accogliesse Lui stesso: «E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: “Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato”». Gesù forma i suoi, invitandoli a seguirlo, cioè a stare con lui, a condividere la sua stessa esperienza, e ad esercitare prestigio e potere come servizio umile per i più piccoli.
Preghiera
Signore Gesù, infondi in noi il dono dell’umiltà e la capacità di pensare ed agire non come vogliamo noi, ma come vuoi tu, che sei stato fedele al volere del Padre tuo fino all’estremo sacrificio.
Agire
Dedico un momento della giornata alla preghiera, non recitata ma in silenzio e meditazione, in ascolto del Padre.
Meditazione del giorno a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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