Angelus / Foto: Francesco Sforza - © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

La preghiera del Papa per Congo, Pakistan e Iraq

Parole pronunciate da Papa Francesco oggi, 19 febbraio 2017, al termine dell’Angelus

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Riportiamo di seguito il testo completo delle parole pronunciate da Papa Francesco oggi, 19 febbraio 2017, al termine dell’Angelus.
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Cari fratelli e sorelle,  continuano purtroppo a giungere notizie di scontri violenti e brutali nella regione del Kasai Centrale della Repubblica Democratica del Congo. Sento forte il dolore per le vittime, specialmente per tanti bambini strappati alle famiglie e alla scuola per essere usati come soldati.
Questa è una tragedia, i bambini soldati. Assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera, anche per il personale religioso e umanitario che opera in quella difficile regione; e rinnovo un accorato appello alla coscienza e alla responsabilità delle Autorità nazionali e della Comunità internazionale, affinché si prendano decisioni adeguate e tempestive per soccorrere questi nostri fratelli e sorelle.  Preghiamo per loro e per tutte le popolazioni che anche in altre parti del Continente africano e del mondo soffrono a causa della violenza e della guerra. Penso, in particolare, alle care popolazioni del Pakistan e dell’Iraq, colpito da crudeli atti terroristici nei giorni scorsi. Preghiamo per le vittime, per i feriti e i familiari. Preghiamo ardentemente che ogni cuore indurito dall’odio si converta alla pace, secondo la volontà di Dio. Preghiamo un attimo in silenzio. [Ave Maria…] Saluto tutti voi, famiglie, associazioni, gruppi parrocchiali e singoli pellegrini provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo.  In particolare, saluto gli studenti di Armagh (Irlanda), i fedeli delle diocesi di AsidoniaJerez, Cádiz y Ceuta e Madrid in Spagna; il Movimento giovanile Guanelliano, i cresimandi di Castelnuovo di Prato e i pellegrini di Modena e Viterbo.
A tutti auguro una buona domenica – una bella giornata! [indica il cielo azzurro]. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me.  Buon pranzo e arrivederci!

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ZENIT Staff

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