Daily meditation on the Gospel

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Un cuore puro

Meditazione della Parola di Dio di Mercoledì 8 Febbraio – Feria della V settimana del T.O. – S. Girolamo Emiliani (Memoria facoltativa) & S. Giuseppina Bakhita (Memoria facoltativa)

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Lettura
Sulla scia del tema propostoci ieri, l’evangelista ci aiuta a meglio comprendere il significato vero della purezza che avvicina a Dio e agli uomini. Per il pio ebreo, il tema della purezza per rimanere fedele alla promessa è una questione fondamentale; lo è anche per l’ebreo che ha accolto l’annuncio del Cristo. L’evangelista fa tutta una catechesi in merito alla purezza, riportando gli ascoltatori all’origine e all’essenza della questione che si era venuta a creare nella comunità: è il cuore dell’uomo davanti alla volontà del Padre celeste a fare la differenza.
Meditazione
Gesù è la Via nuova che porta ad una relazione vera col Padre: finora era la folla che cercava il Maestro e portava le sue domande. Adesso è lui a chiamare la gente e a insegnare: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». Al contrario dei farisei e degli scribi, Gesù capovolge la questione, e chiede di guardare con una visione più ampia il proprio rapporto col Padre, uscendo dalla logica del premio e della pena, della paura, per aprirsi alla dinamica dell’amore. I suoi discepoli hanno ascoltato, sono stati presi dalla meraviglia, ma sono ancora frenati dalla prassi del “si è sempre fatto così”, e solo in casa hanno il coraggio di chiedere; sono pervasi dal timore, e di fare una figuraccia e di mettere in difficoltà colui che chiamano Rabbì. Il Maestro deve constatare che proprio i suoi, coloro che gli sono vicini faticano a comprendere e ad accogliere con cuore libero il suo annuncio. Egli sottolinea che è il cuore il centro da cui partono le intenzioni profonde di ogni agire, quelle che rendono puro o impuro l’agire dell’uomo, e non le cose in sé e per sé. Ed ecco che presenta tutto un elenco di azioni che implicano il cuore: “impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza”. L’ultima, la stoltezza, è dirigere il cuore verso le cose statiche, “morte”, mentre il cuore è fatto per palpitare all’unisono con Colui che è vivo. Ancora una volta il Maestro chiede ai suoi di seguirlo con fiducia lungo il sentiero dell’amore, èche chiama a servire liberamente la vita nella sua dinamica di relazione autentica e non sfalsata dal desiderio del possesso.
Preghiera
Sana il mio cuore dall’egoismo, purifica in me ogni forma di cupidigia. Rendi libere e pure le intenzioni per saper accogliere il tuo amore.
Agire
Compirò un atto di carità e mi renderò disponibile.
Meditazione del giorno a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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