Il traffico di organi “è un crimine contro l’umanità”, ha detto monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, nell’ambito di un convegno organizzato sul tema in Vaticano il nei giorni 7 e 8 febbraio 2017.
In occasione di questo evento, per la prima volta l’Accademia ha invitato un rappresentante della Cina, accusata in passato di trapianto illegale di organi di condannati a morte. La pratica è stata proibita ufficialmente il 1° gennaio 2015. “Vogliamo incoraggiare il movimento verso il cambiamento”, ha spiegato il cancelliere ai media.
Parlando alla Radio Vaticana, mons. Sanchez Sorondo ha ricordato che la Santa Sede sta lavorando su questo tema da diversi anni: “La prima cosa che il Papa ci ha chiesto, tre anni fa [dopo la sua elezione] è stata: ‘Voglio che l’Accademia studi il problema del traffico di esseri umani e il traffico di organi'”.
“Abbiamo iniziato con il lavoro forzato, la prostituzione e la droga”, ha aggiunto. L’obiettivo di questo nuovo incontro è quello di studiare “il flusso di denaro che gira intorno a questo fenomeno, qual è la reale portata del traffico.”
Mons. Sanchez Sorondo ha quindi denunciato: “C’è molto silenzio su questo! Si tratta di una pratica che non si può fare senza la complicità dei medici e quindi abbiamo affrontato il tema della coscienza dei medici”.
Per il presule “rimuovere un organo di una persona, in modo consapevole”, è “un crimine contro l’umanità”.
Secondo mons. Sanchez Sorondo, la “causa principale” del traffico di organi è il benessere della società: “Coloro che sono ricchi vogliono vivere bene”, quindi per raggiungere questo risultato vogliono ottenere ogni cosa, “compresi gli organi”.
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Mons. Sánchez Sorondo: "Traffico di organi, crimine contro l'umanità"
L’opinione del cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze ad un dibattito sul tema in Vaticano, cui ha partecipato anche un rappresentante della Cina