Sconfiggere la povertà è oggi la “più grande sfida globale”. Lo ha detto mons. Bernardito Auza, nunzio apostolico e osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite, durante la 55esima sessione della Commissione per lo Sviluppo Sociale, al Palazzo di Vetro di New York, sul tema “Strategie per sradicare la povertà e raggiungere uno sviluppo sostenibile per tutti”.
Una sfida – ha aggiunto il presule – che può essere affrontata soltanto unendo gli sforzi di ogni individuo nella società. Ecco allora che “progresso civile e sviluppo economico” debbono andare di pari passo.
Sta proprio qui la difficoltà, in quanto viviamo in un mondo afflitto dalle contraddizioni e dalle guerre. Per questo è prioritario conseguire una pace duratura – riflette mons. Auza – in modo da neutralizzare la causa principale delle migrazioni di massa.
In questo senso occorrono “politiche e investimenti concreti”, per fornire ai giovani istruzione, occupazione e opportunità che consentano loro di dare un contributo significativo alla società, alla costruzione della pace e di non cadere così preda di ideologie estremiste.
Particolare attenzione – rileva ancora il rappresentante vaticano – va posta agli “emarginati”, ai migranti e agli anziani. Non va dimenticato poi il ruolo della famiglia, vero ammortizzatore sociale che va supportata con politiche fiscali mirate.
Mons. Bernardito Auza / © ACN
Mons. Auza: "Istruzione e lavoro ai giovani, per non renderli preda dell'estremismo"
Intervento dell’osservatore vaticano all’Onu per la sessione della Commissione per lo Sviluppo Sociale, dove ha anche chiesto “politiche fiscali mirate” per sostenere la famiglia