È iniziata, all’Università Europea di Roma, la quinta edizione del Master MOT – Management delle Organizzazioni Turistiche. Il suo obiettivo è quello di formare gli studenti per realizzare un turismo di qualità nel nostro territorio. Ne parliamo con le coordinatrici del Master: la Prof.ssa Carmen Bizzarri e la Prof.ssa Alessandra Romano.
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Prof.ssa Bizzarri, ci può illustrare le caratteristiche del Master MOT?
Il Master MOT intende fornire gli strumenti utili alla gestione e alla organizzazione delle imprese per tutta la filiera turistica.
Agli studenti, il Master propone lezioni di docenti universitari ma anche di professionisti del settore che grazie alla loro qualificata esperienza forniscono un supporto operativo molto importante ai fini dell’introduzione nel mondo del lavoro. Tra le materie insegnate da professionisti vi sono: web marketing, lingua inglese turistica, gestione dell’ospitalità – revenue management, modulo sugli acquisti, preparazione di un pacchetto turistico e efficienza dei trasporti.
Ogni anno, e questa è la quinta edizione, io e la dr.ssa Romano rivediamo il programma e le relative lezioni per rispondere sempre più ai fabbisogni formativi del settore e alle richieste dei corsisti, visto il variegato mondo del turismo. Ad esempio, se vi sono studenti che vogliono aprire delle imprese in maniera autonoma, allora diamo spazio all’esperienza di giovani imprese di successo e a lezioni sul business plan sia sotto il profilo economico, sia su quello giuridico.
Quale contributo può dare una nuova visione del turismo al dialogo e all’integrazione culturale?
Certamente il turismo può essere un settore nel quale le culture si integrano e si confrontano in maniera diretta ed indiretta. Molto importante a tal proposito è bene distinguere il turismo di massa da quello di qualità e poi quello svolto nelle grandi città da quello nei borghi o nei piccoli centri, o comunque dove il contatto umano costituisce l’elemento cardine del motivo del viaggio.
Molto spesso, infatti, il turismo di massa non permette tale adeguato scambio di conoscenze. Al contrario, offre l’occasione del “genocidio culturale” ovvero quello di emulare la classe dominante da parte delle civiltà più povere con la conseguente distruzione della propria cultura. Il turismo di qualità è basato sul rapporto umano. Ha possibilità ben diverse, in quanto lo scambio e il dialogo tra turisti, e tra turisti e residente, diventa uno strumento di pace e di integrazione culturale fondamentale per rendere l’esperienza del viaggio come momento di confronto ma anche di crescita e di sviluppo. E questo riguarda sia la persona che la comunità intera, tanto che si parla di viaggio esperenziale.
Prof.ssa Romano, ci può parlare degli stage?
Gli stage sono il vero fiore all’occhiello del Master. Grazie al coinvolgimento di importanti organizzazioni turistiche e delle associazioni di categoria del settore turistico, siamo in grado di assicurare stage professionalizzanti in Alberghi, catene alberghiere, Tour Operator, ecc. su tutto il territorio nazionale e all’estero. Gli stage sono finalizzati a trovare lavoro e nell’80% dei casi si trasformano in un contratto.
I giovani, oggi, hanno buone possibilità di trovare lavoro nel settore del turismo?
Il settore turistico è uno dei settori vitali dell’economia italiana. Gli imprenditori faticano a trovare personale professionalizzato. Il nostro Master, oltre a fornire le competenze di settore, crea già durante le lezioni in aula l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Quasi tutti i docenti sono imprenditori del settore che, oltre alla passione per la formazione, vengono ad insegnare al Master MOT per cercare ragazzi da inserire nelle loro aziende.
Conferenza Uer
Turismo, dialogo e integrazione
Incontro con le coordinatrici del Master delle Organizzazioni Turistiche dell’Università Europea di Roma