I nove vescovi che compongono la Conferenza episcopale della Repubblica del Congo. È con loro che il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, si è incontrato appena arrivato a Brazzaville.
Presso la sede della Nunziatura – come riferisce l’Osservatore Romano – i presuli hanno presentato al rappresentante della Santa Sede la situazione della propria Diocesi ed i problemi pastorali in cui sono impegnati ogni giorno.
Essi hanno chiesto l’interessamento del card. Parolin per la causa di Beatificazione del Servo di Dio cardinale Emile Biayenda, ucciso quaranta anni fa e ancora la creazione di un centro ospedaliero che serva per l’assistenza ai sacerdoti malati ed al personale religioso bisognoso di cure. Si è discusso anche del bisettimanale cattolico, edito dalla Conferenza episcopale, che rischia la chiusura per problemi economici.
Si è invece parlato dell’Accordo Quadro che manifesta l’apprezzamento dello Stato verso la Chiesa cattolica per tutto ciò che svolge in ambito educativo, sanitario e sociale, nel colloquio che il card. Parolin ha avuto con Jean Claude Gakosso, ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione e dei Congolesi all’Estero. Un ruolo – ha spiegato il ministro – che la Chiesa continua a svolgere nel Paese. Gakosso ha poi ufficializzato la notizia riguardante l’apertura di una Ambasciata residente del Congo presso la Santa Sede.
Dopo il ministro degli Esteri, Parolin ha incontrato anche Clément Mouamba, capo del governo congolese. Quest’ultimo ha affermato che si sta spendendo attraverso il dialogo per porre fine alla guerriglia, fonte di destabilizzazione, morti e sfollati tra la popolazione civile. Mouamba ha chiesto inoltre una visita del Papa nel Paese.
Nel pomeriggio il porporato ha fatto visita a due Centri caritativi. Il primo Centro, dedicato al card. Emile Biayenda, accoglie persone con disabilità fisica e psichica, e vi si trovano pure adolescenti fuggiti dalla Regione del Pool. L’altro Centro, “Centre d’Accueil Béthanie”, ospita neonati, bambini ed adolescenti abbandonati.
Quindi, il card. Parolin ha visitato il Memoriale che la Repubblica del Congo ha innalzato all’esploratore italiano Pietro Savorgnan de Brazza, che diede il nome alla Capitale congolese.
Prima di arrivare in Congo, il porporato, proveniente dal Madagascar, ha fatto scalo a Nairobi, in Kenya, dove ha incontrato il nunzio apostolico in Kenya e in Sud-Sudan, l’arcivescovo Charles Daniel Balvo, per discutere della situazione socio-politica in quest’ultimo Paese.
Card. Pietro Parolin / Fonte: Holy See Mission
Congo. Iniziata la missione del card. Parolin
Il segretario di Stato ha incontrato i vescovi della Conferenza episcopale, il ministro degli Esteri e il primo ministro