Foto: Carlo Veronesi

Bologna: Chiesa e politica marciano insieme per la pace

Il sindaco Merola e i vescovi Ricchiuti e Santoro intervengono alla tradizionale manifestazione di fine anno

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La 49° marcia della pace all’insegna di una cultura e una politica della non violenza che deve contraddistinguere maggiormente non solo il contesto geopolitico internazionale ma anche la quotidiana vita della società italiana.
Con tale leitmotiv, migliaia di persone hanno sfilato tra le strade di Bologna per ricordarsi e rendere presente le numerose zone del mondo dove ancora è presente la guerra e le diverse realtà dove anche nella società italiana si vive la divisione e la cultura dello scarto.
Numerosa la presenza alla marcia di persone migranti nel nostro Paese, in particolare la comunità islamica della città.
All’inizio della marcia, l’intervento del sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha evidenziato come oggi le “città si costruiscono insieme ed in questo si deve lavorare per integrare le differenze culturali e religiose.
pertanto per il sindaco di Bologna oggi occorre un impegno di tutti per “essere capaci di dialogo”.
Non possiamo essere spettatori di morti uccisi. Solo così, secondo Merola, “possiamo stare in un mondo diverso e non essere spettatori passivi delle violenze e delle sopraffazioni che vediamo sui mezzi di comunicazione”. Quindi la Marcia della Pace può essere per il Sindaco di Bologna un inizio di “un discutere insieme sapendo che i conflitti possono sorgere ma anche possono essere risolti nella ricerca vera e profonda del bene comune”.
Mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente di Pax Christi Italia e Vescovo di
Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, ha invece evidenziato l’importanza della marcia data “dal essere popolo della pace che si mette in cammino sempre alla ricerca della vera pacificazione della vita dei popoli”. Una pace, ha evidenziato il presule all’inizio della marcia, “che può essere generata dalla sua radice che è la non violenza, parola che non dobbiamo avere paura di pronunciarla neanche nella Chiesa”.
Inoltre Mons Ricchiuti ha sottolineato nel medesimo suo intervento che il Messaggio della Pace che Papa Francesco ha dedicato nella sua 50° edizione è “un chiaro invito alla non violenza che vuole essere lanciato alla politica”. Infine il Presidente di Pax Christi Italia ha augurato alla politica che sappia accogliere le istanze di pace provenienti dal suo popolo che l’ha chiamata a governarlo.
Per monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, “nessuna religione è terroristica” e la non violenza è lo “stile di una politica di pace.
Ci vuole un popolo che raccolga la pace e la rilanci”, ha aggiunto.
 

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Carlo Veronesi

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