Il bambino per i limiti delle energie d’una vita che inizia, il vecchio per la debolezza dell’età d’una vita cadente e il giovane per la violenza delle difficoltà che attraversa e l’inaccessibilità degli ostacoli… deve usare il corrimano.
Il corrimano. L’ho incontrato nelle cenge di montagna, nei passaggi esposti dei camminamenti segnati dagli alpini, lungo le scale percorse da ammalati e anziani. È sempre presente come prezioso appoggio e sostegno
Ma l’esperienza fatta a Trieste è stata maestra… Il corrimano lo vedi nei tratti più esposti alla bora, dove assisti a delle scene curiose e degne di nota, per la violenza del vento.
In certi momenti della giornata e in certi punti o passaggi della città… non è proprio possibile stare in piedi o camminare normalmente. Se non sei sorretto dal corrimano, corri il rischio di cadere, di essere scaraventato a terra.
I bambini raramente cadono a terra, non solo perché sono piccoli, ma soprattutto perché non fanno un passo senza il corrimano che Dio ha consegnato a loro: la mamma. Insegnano che rovina a terra chi presume di stare in piedi da solo.
Quando sei attraversato da grandi prove e tentazioni, t’accorgi che il Papà ti sta regalando la felice consapevolezza in cui si sperimenta sulla propria pelle che “non si può stare in piedi se non aggrappati, avvinghiati al “corrimano onnipotente”: Gesù. Reso un tutt’uno con Lui, anche tu puoi diventare “corrimano” sicuro per chi soffre la prova.
Ciao da p. Andrea
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Il corrimano
Tutti quanti necessitiamo di un Padre cui appoggiarci nelle prove e nelle tentazioni