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Papa ai dipendenti vaticani: “No al lavoro nero, niente sotterfugi!”

Rivolgendo gli auguri natalizi ai dipendenti vaticani, Francesco offre un pensiero ai disoccupati e ricorda: “Bello scambiarsi regali ma il dono più bello è Gesù”

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È una “bella tradizione” quella di scambiarsi i doni a Natale, tuttavia, “il vero regalo è Lui, il nostro Padre, che ci dona Gesù”. Ogni regalo fatto il 25 dicembre, quindi, dovrebbe essere “un riflesso dell’unico dono che è il suo Figlio fatto uomo e nato della Vergine Maria”. Lo ha detto papa Francesco durante la tradizionale udienza prenatalizia concessa ai dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, ricevuti oggi assieme ai loro familiari in Aula Paolo VI.
È importante “ringraziare Dio prima di tutto per il dono del lavoro. Il lavoro è importantissimo sia per la persona stessa che lavora, sia per la sua famiglia”, ha detto il Santo Padre, chiedendo preghiere “per le persone e le famiglie, in Italia e in tutto il mondo, che non hanno il lavoro, oppure, tante volte, fanno lavori non degni, pagati male, dannosi per la salute…”.
Ognuno, secondo la “propria responsabilità” deve impegnarsi affinché “il lavoro sia degno, sia rispettoso della persona e della famiglia, sia giusto. E qui in Vaticano – ha sottolineato il Pontefice – abbiamo un motivo in più per farlo, abbiamo il Vangelo, e dobbiamo seguire le direttive della Dottrina sociale della Chiesa. Niente lavoro in nero, niente sotterfugi”.
Francesco ha quindi ringraziato ognuno dei dipendenti vaticani per l’impegno profuso ogni giorno nel proprio lavoro e per “cercare di farlo bene, anche quando magari non sta tanto bene, o ci sono preoccupazioni in famiglia”.
Essendo il Vaticano una “realtà molto piccola”, la “cosa bella” è che “si riesce a percepirla nel suo insieme, con le diverse mansioni che formano il tutto, e ciascuna è importante”. Negli uffici vaticani “ci si conosce un po’ tutti e si sente la soddisfazione di vedere un certo ordine, che le cose funzionano, con tutti i limiti, naturalmente, si può sempre migliorare e si deve, ma fa bene sentire che ogni settore fa la sua parte e l’insieme funziona bene a vantaggio di tutti”.
Un pensiero è stato rivolto dal Papa al Giubileo appena trascorso, durante il quale il Signore “ha fatto straripare su di noi la sua misericordia”. La grazia dell’Anno Santo non è “finita con la fine del Giubileo” ma è ancora “dentro di noi, perché noi la facciamo fruttificare nella vita di ogni giorno, sia in famiglia sia al lavoro e dappertutto”.
Il Natale, poi, ci mostra la “grazia di Dio” che è “apparsa” in Gesù e “Lui è l’Amore di Dio incarnato, per opera dello Spirito Santo”, che quotidianamente va invocato e risvegliato in noi per “vivere in questo mondo – anche in questo piccolo mondo del Vaticano – con sobrietà, giustizia e pietà”, ha proseguito il Santo Padre.
In conclusione, il Pontefice ha congedato i dipendenti vaticani chiedendo loro di portare un suo “saluto speciale” ai bambini e agli anziani delle loro famiglie, accompagnato dalla “preghiera ai malati”. “Sono tanti importanti!”, ha detto, auspicando, in vista del Natale, dei cuori “pieni di misericordia, pieni della grazia del Giubileo che Gesù viene a riaccendere in noi”.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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