Assisi - Foto © ZENIT - SC

Un libro per chi andrà nei luoghi francescani. E per chi non ci andrà mai

Pubblicato “Nei luoghi di Francesco per incontrare Dio”, una guida turistica dove le immagini parlano più delle parole

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Una persona che da anni ha come compagna la sua sedia a rotelle, quando ha saputo del libro “Nei luoghi di Francesco per incontrare Dio”, mi ha scritto: “Se solo immagino Assisi, già sono felice! Non ho potuto mai visitare tutti i luoghi per motivi che tu sai… ma comprerò il tuo libro appena ne avrò l’occasione!”.
Allora colgo l’occasione per dire che questo libro è adatto per tutti: sia per chi sta partendo per i luoghi francescani sia per chi, in quei luoghi, non ci andrà mai. È una guida turistica senza immagini, perché le parole raccontano e lasciano immaginare. È un libro che, al solo leggerlo, fa già passeggiare in un posto caro a san Francesco, guardandolo come era al suo tempo. È un percorso fatto di emozioni, oltre che di descrizioni. È un libriccino da tenere sia comodamente in borsa quando si viaggia, sia appoggiato sul comodino quando si immagina. È adatto a tutti: ragazzi ed adulti, acculturati o meno, credenti od atei.
San Francesco è stato un ragazzo strapieno di vivacità, un mistico ancorato alla vita concreta, uno spirito in continua ricerca, un innamorato di Dio…un fratello che ha camminato come noi! Tutto è cominciato così: “Vorrei un libro con la storia di san Francesco, scritta in modo sintetico ma profondo. Il lettore dovrà commuoversi, leggendo il mondo interiore del Santo!”
Ed ancora: “Il libro dovrà essere anche una guida turistica dei principali luoghi francescani. Ma non noiosa. Dovrà essere coinvolgente. Il lettore dovrà immergersi in quei posti con gli occhi di san Francesco e guardarli attraverso i fatti che lì sono accaduti!”.  Io ascolto e penso a tutte le volte che, visitando i luoghi francescani, mi sono fermata a parlare con i frati, scoprendo notizie, curiosità ed aneddoti sconosciuti ai più.
Già inizio a sognare di poter condividere con un piccolo esercito di lettori, tutto quello che ho scoperto negli ultimi vent’anni.   Ho la casa piena di libri su San Francesco. Antichi e moderni, alti e bassi, piccoli e grandi. Ho la memoria stracolma di fatti provvidenziali che mi sono accaduti ad Assisi, quando la mia vita stava picchiando duro. Ho il cuore perennemente pronto a mettermi in macchina per farmi partire per la Porziuncola!
Io ho sperimentato davvero che certi luoghi sono sacri e pieni di Grazia Divina. I luoghi di san Francesco sono fontane che dissetano anime bisognose di serenità. Per questo ho scritto questo libro: affinché anche altri potessero incontrare la stessa forza interiore che mi è entrata nei polmoni quando ho respirato l’aria dei luoghi del santo d’Assisi.
Per mesi ho scritto, ho letto, ho pregato ed ho viaggiato per quei luoghi. Poi ho fatto leggere il futuro libro ad alcuni miei amici, per sapere se potevo sperare in un: “L’ho letto tutto d’un fiato!”.
Infine l’ho affidato a padre Ferdinando Campana, ministro provinciale dei Frati Minori delle Marche, per avere la certezza che ogni parola ed ogni virgola raccontasse davvero l’esperienza di Dio in San Francesco. Era giugno e padre Ferdinando si è preso un mese per visionarlo per bene. Ma chi lo conosce, sa che è un frate dalle mille responsabilità e col vizio di non dire mai di “no” a nessuno. La sua generosità è proverbiale. Alla fine la sua prefazione è arrivata, ma molto dopo rispetto ai tempi previsti.
Quand’è arrivata? Tra tanti giorni dell’anno e tra i suoi mille impegni quotidiani, padre Ferdinando ha finito la lettura e la prefazione del libro proprio il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi! Non so voi, ma io l’ho preso come un segno. Una specie di sorriso di san Francesco nei confronti di questo libriccino che stava per andare in stampa.
Sfogliandolo, non vi troverete conclusioni, ma solo nuovi inizi e nuove speranze. Chiunque passeggerà in uno dei tanti posti di cui si parla nel libro, potrà fermarsi e lasciarsi teneramente abbracciare da Dio e da Francesco, perché i racconti che leggerà, lo aiuteranno a sentirsi avvolto dalla Sua tenerezza rigenerante.
Un proverbio ebraico dice: “La tristezza chiude le porte del paradiso, la preghiera le apre, la gioia le abbatte”. Tutti noi “ricomincianti” (perché fragili, sognatori, ingenui, piangenti, feriti…) domanderemo a Dio quella gioia di vivere, targata “nonostante tutto”. Seduti in un luogo francescano scelto da noi, punteremo sulla parzialità di Dio che da sempre ha un debole per i deboli, e Gli chiederemo di regalare ancora sogni al nostro fragile cuore.
Pregheremo per le persone a cui vogliamo bene, perché Dio regala vita a chi desidera amore per gli altri. E a Francesco che voleva portarci tutti in Paradiso (lì, dove si trovano tutti i semi dell’universo che crescono davvero), chiederemo di benedirci con le stesse parole regalate a fra Leone e lui, amante di Dio e degli uomini, certamente lo farà.
“Il Signore ti benedica e ti custodisca, mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore benedica te, frate Leone”.
Buon viaggio a tutti! Prima tra i racconti del libro e poi tra i luoghi francescani.
[Fonte: www.intemirifugio.it] *
Il libro è già in vendita presso il sito di If Press. Per acquistarlo cliccare qui
 

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Maria Cristina Corvo

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