Main altar of church Santa Maria in Montesanto

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Processione d'ingresso senza Croce e candele?

Questa procedura non è ottimale ma è permessa

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Nella sua rubrica di liturgia, padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e Decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, risponde alla domanda da parte di un lettore in Brasile.
È permesso fare la processione d’ingresso senza croce e candele, con la sola entrata di ministro, diacono e sacerdote? Nella mia parrocchia, a causa di un errore dell’organizzazione liturgica, la croce processionale non era pronta e il celebrante ha detto di procedere comunque senza croce e candele. È possibile? – S.B., Rio de Janeiro, Brasile
Nello spiegare la forma più semplice della messa festiva (senza diacono), l’Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR) dice quanto segue, riguardo alla processione d’ingresso:
“120. Quando il popolo è radunato, il sacerdote e i ministri, rivestiti delle vesti sacre, si avviano all’altare, in quest’ordine:
a) il turiferario con il turibolo fumigante, se si usa l’incenso;
b) i ministri che portano i ceri accesi e, in mezzo a loro, l’accolito o un altro ministro con la croce;
c) gli accoliti e gli altri ministri;
d) il lettore, che può portare l’Evangeliario un po’ elevato, ma non il Lezionario;
e) il sacerdote che celebra la Messa.
“Se si usa l’incenso, prima di incamminarsi, il sacerdote pone l’incenso nel turibolo e lo benedice con un segno di croce senza dire nulla.
“121. Durante la processione all’altare, si esegue il canto d’ingresso (Cf. nn. 47-48).
“122. Arrivati all’altare, il sacerdote e i ministri fanno un inchino profondo.
“La croce con l’immagine di Cristo crocifisso se portata in processione viene collocata presso l’altare perché sia la croce dell’altare, che deve essere una soltanto, altrimenti si metta in disparte in un luogo degno. I candelabri invece si mettano sull’altare o accanto ad esso; è bene che l’Evangeliario sia collocato sull’altare”.
Tuttavia, poco prima, mentre descrive i preparativi alla Messa, l’OGMR dice:
“117. L’altare sia ricoperto da almeno una tovaglia bianca. In ogni celebrazione sull’altare, o accanto ad esso, si pongano almeno due candelabri con i ceri accesi, o anche quattro o sei, specialmente se si tratta della Messa domenicale o festiva di precetto; se celebra il Vescovo della diocesi, si usino sette candelabri. Inoltre, sull’altare, o vicino ad esso, si collochi la croce con l’immagine di Cristo crocifisso. I candelabri e la croce con l’immagine di Cristo crocifisso si possono portare nella processione di ingresso. Sopra l’altare si può collocare l’Evangeliario, distinto dal libro delle altre letture, a meno che non venga portato nella processione d’ingresso”.
Dal momento che qui viene usata la parola “può”, è lecito ritenere che l’uso della croce e delle candele non sia obbligatorio, e che le descrizioni successive del rito si basino sul presupposto che la scelta di utilizzare croce e candele, sia stata fatta senza imporre l’obbligo di utilizzarle.
Così, in molte chiese, durante le messe feriali, la processione d’ingresso è rara o inesistente. Vi sono alcune chiese che non hanno processione d’ingresso nemmeno di domenica, o che la fanno solo alla Messa principale.
Questa procedura non è l’ideale. Sarebbe raccomandabile che di domenica nelle chiese venga il più possibile organizzata l’intera processione d’ingresso. Vi sono, tuttavia, varie buone ragioni per cui in alcuni luoghi questo non è ancora messo in pratica.
Di conseguenza, nel caso del nostro lettore, la decisione presa dal sacerdote è stata corretta. Unico caso in cui non lo sarebbe stata, qualora la croce processionale fosse servita come croce sull’altare. In questo caso sarebbe stato necessario assicurare la presenza di un’altra croce sull’altare, prima di iniziare la processione.
È stato anche corretto omettere le candele. Nella Messa, le candele processionali solitamente accompagnano i simboli del Signore, come la croce e l’Evangeliario. Le candele avrebbero avuto ben poco senso nella processione d’ingresso, se non vi era una croce da accompagnare. Tuttavia, potrebbero venire utilizzate più tardi per la processione dell’Evangeliario.
Al di fuori della messa vengono usate soprattutto per accompagnare il Signore presente nell’Eucarestia. Sono inoltre utilizzate in vari legittimi modi, in altre processioni e funzioni.
[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]
***
I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.

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Fr. Edward McNamara

Padre Edward McNamara, L.C., è professore di Teologia e direttore spirituale

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