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P. Federico Lombardi / ZENIT - HSM, CC BY-NC-SA

Per un Giornalismo solidale su cui costruire la civiltà

Padre Federico Lombardi, già direttore della Sala Stampa vaticana, presidente della Fondazione Ratzinger, ha ricevuto il Premio speciale “Giornalisti e Società”

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È riportando uno dei più recenti insegnamenti del Santo Padre agli operatori della comunicazione che padre Federico Lombardi, ex portavoce vaticano e presidente della Fondazione Ratzinger, ha coronato la cerimonia di premiazione della XXII edizione del Premio giornalistico nazionale “Natale Ucsi”, tenutasi questa mattina a Verona, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri.
Oltre al magistrale contributo sull’attuale tema del “ben informare” e sulle criticità al contrario connesse a un’informazione distorta, calunniosa, diffamatoria, l’ospite ha ricevuto il premio speciale della Giuria “Giornalisti e Società: la professione giornalistica a servizio dell’uomo” (sostenuto dalla CET – Conferenza Episcopale del Triveneto) con seguente motivazione: «ai vertici della comunicazione della Santa Sede, nella Radio Vaticana e come direttore della Sala Stampa, ha servito la Verità, il Papa, gli ascoltatori e i cristiani di tutto il mondo in particolare gli oppressi, i poveri, le minoranze in difficoltà e i più lontani».
I primi tre riconoscimenti del Premio nato in riva all’ Adige 22 anni fa, per volere di un gruppo di amici e affermati giornalisti del territorio, al fine di riconoscere ilvalore – non sempre scontato – di “notizia”, anche e soprattutto alla «cronaca del bene», sono invece andati a: Nicola Lavacca, autore di un articolo dal titolo «Il bullismo? Denuncialo sulla Rete» pubblicato su Famiglia Cristiana(storia di alcuni ragazzi di un liceo pugliese che hanno creato un sito web per raccogliere le denunce delle vittime di bullismo) che gli è valso il Premio Ucsi-Fondazione Cattolica alla Stampa; Alessandra Ferraro del Tgr Rai, vincitrice del Premio Ucsi- Fondazione Cattolica alla TV, per il servizio «Rondine, cittadella della pace» (comunità toscana che favorisce il dialogo interreligioso tra giovani di paesi in conflitto) trasmesso da Rai Tre nella trasmissione “Le ragioni del Giubileo”; e alla giornalista di RadioUno Rai Rai Milvia Spadi, Premio Ucsi- Fondazione Cattolica alla Radio, grazie al servizio radiofonico «Modello Riace» andato in onda per la trasmissione “Inviato Speciale”.
Nella terna dei primi tre classificati anche Fabio Abati de ilfattoquotidiano.it che ha ricevuto una menzione speciale nella categoria Stampa per un articolo sulla ludopatia. Altri due premi speciali sono infine stati assegnati a Claudia Zanella, “Targa Athesis” per under 30, autrice de «Il pane del riscatto per coltivare un sogno» pubblicato su Repubblica, testimonianza del lavoro come occasione di riscatto vissuta da alcuni detenuti dai 18 ai 25 anni del carcere Beccaria di Milano, premiata dal consigliere delegato del gruppo editoriale Athesis Alessandro Zelger, e Alessandra Stoppa, giornalista di Tracce, vincitrice del premio “Il genio della donna” sostenuto da Banca Popolare di Verona, premiata da Stefano Semolini di BPV.
«Un premio che si rinnova da 22 anni di vita è un premio che gode di ottima salute», ha commentato don Bruno Cescon, presidente della giuria del Premio giornalistico “Natale Ucsi” promosso dall’Unione Cattolica della Stampa Italiana (U.C.S.I.) – sezione di Verona, con il sostegno di Fondazione Cattolica Assicurazioni, il contributo di Banca Popolare di Verona, il patrocinio di Ordine Nazionale dei Giornalisti, UCSI, Ordine dei Giornalisti del Veneto e Comune di Verona, e l’apporto della Società Editrice Athesis e della CET – Conferenza episcopale del Triveneto.
«A ogni edizione scopriamo che questa iniziativa contribuisce a fare emergere sempre nuovi spaccati della nostra società», ha spiegato Cescon, affiancato dal presidente di Ucsi Verona Stefano Filippi, «e che ai bisogno degli immigrati, si sono ad esempio aggiunti quelli di altre fasce deboli del nostro Paese. I giornalisti che raccontano le storie delle persone ai margini e che invece di limitarsi alla denuncia della realtà rendono al contempo testimonianza di tutto il sostrato di volontariato e solidarietà che si muove loro attorno, spesso silenziosamente,  contribuiscono a restituirci quel volto bello e buono della società che può fare notizia. E facendo notizia, contamina. In tal modo il bene non resta chiuso in una stanza ,ma si moltiplica. Questo il senso del Premio Natale Ucsi».
«Il negativo blocca, chiude. Raccontare il positivo, invece, apre il cuore e fa pensare che ha ancora senso agire per il bene», ha dunque sottolineato Adriano Tomba, segretario generale Fondazione Cattolica Assicurazioni, che sostiene il premio fin dalla prima edizione. «In molti ci siamo dimenticati che è il bene ad avere l’ultima parola. Con questo premio speriamo che esso torni però ad avere anche la prima, seconda, terza parola. Sempre più abbiamo bisogno di un giornalismo che, anche raccontando la realtà più dura, vi trovi dentro i semi del bene. Il seme della resurrezione è del resto dentro la croce».
I vincitori sono stati premiati con le opere scultoree del maestro veronese Alberto Zucchetta, che dall’edizione prima firma le originali creazioni con l’effige di Cangrande della Scala divenuta altresì il logo ufficiale dell’Ucsi di Verona. L’orafo ha ricevuto la benedizione apostolica del Santo Padre per i cinquant’ anni di attività artistica.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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