“Ho voluto essere, per il mio paese, ‘strumento di pace’, e molti di coloro che mi hanno accompagnato in questo compito sono stati anche essi ‘strumenti di pace'”. Con queste parole, diretta citazione del Poverello, il presidente colombiano Juan Manuel Santos, recentemente insignito del Nobel per la pace, ha accolto la Lampada di San Francesco consegnatagli ieri dal Sacro Convento di Assisi per lo sforzo tenuto nei processi di riconciliazione con le Farc.
“Oggi – ha detto – voglio solo chiedere a San Francesco d’Assisi che ci continui ad ispirare affinché quella pace che abbiamo firmato possa implementarsi ed avverarsi in ogni città, in ogni paese, in ogni villaggio, in ogni famiglia colombiana. La lampada della Pace di San Francesco illumina il cammino della Colombia e continuerà a guidare il consolidamento della pace. Oggi ad Assisi possiamo dire con gioia: ‘Il giorno senza tramonto’ è arrivato in Colombia”.
“So che questa lampada mi rende ‘Ambasciatore Mondiale della Pace’ – ha aggiunto Santos – e la accolgo come un simbolo che mi impegna ancora di più, come persona e come cattolico a lavorare per la pace e la riconciliazione nel mio paese e nel mondo. Ricevo questo onore, -e la missione in esso contenuta- a nome di coloro che sono morti in Colombia per la pace; a nome delle milioni di vittime che ora hanno la speranza di vedere soddisfatti i loro diritti: a nome di coloro che, avendo fatto la guerra, sono disposti ad essere costruttori di una Nuova Società segnata dalla pacifica convivenza”. Soprattutto, ha concluso, “la ricevo nel nome di quei bambini che ora crescono e nascono nel mio paese, perché essi vivranno la loro infanzia e la loro giovinezza nella pace che per decenni ci eravamo negati”.
Nel consegnare il riconoscimento, il Custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, ha detto: “Con questo simbolo votivo della preghiera che continuamente sale a Dio dalla Tomba di San Francesco, vogliamo esprimere il nostro sostegno a tutta la popolazione colombiana, perché sappiate vivere l’arduo compito di costruire la pace con intelligenza, lungimiranza e determinazione. Guardatevi da due gravi tentazioni – ha ammonito il Custode – l’esclusione della dimensione spirituale dalla vita pubblica e la paura di chiedere perdono per le colpe. Mi permetto di proporre a modello la pace francescana, come l’ha intesa Papa Bergoglio: ‘La pace di san Francesco è quella di Cristo, amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato'”.
Proprio con il Papa, Santos, si era incontrato venerdì mattina, per un’udienza privata divenuta inaspettatamente un vertice a tre con l’ex presidente Alvaro Uribe, leader dell’opposizione, convocato d’urgenza dal Segretario di Stato, Pietro Parolin. Ieri, poi, il capo di Stato si è recato nella città umbra per prendere parte alla XXXI edizione del tradizionale Concerto di Natale della Basilica di San Francesco. L’evento, diretto dal Maestro William Eddins, accompagnato dall’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, ha visto la partecipazione di illustri ospiti.
Tra questi: il presidente del Senato, Pietro Grasso; il vicepresidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi; il Ministro dell’Interno, Marco Minniti; il Legato Pontificio per la Basilica di San Francesco d’Assisi, il card. Attilio Nicora; l’ambasciatore di Israele in Italia, Ofer Sachs; l’ambasciatrice dello Stato di Palestina in Italia, Mai Alkaila; il direttore Generale Rai, Antonio Campo Dall’Orto e il direttore di Rai Uno, Andrea Fabiano.
Folta la delegazione colombiana che accompagnava il presidente: il ministro degli Esteri, María Ángela Holguín; il ministro del Commercio dell’Industria e del Turismo, Maria Claudia Lacouture; l’arcivescovo metropolita di Bogotà, il card. Jesus Ruben Salazar Gomez; l’ambasciatore di Colombia presso la Santa Sede, Guillermo León Escobar Herrán.
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Colombia, Santos ad Assisi: "Da San Francesco per essere 'strumento di pace' per il mio Paese"
Donata al presidente, Nobel per la Pace, la Lampada di San Francesco per il processo di riconciliazione con le Farc