Alimentazione scorretta, vita sedentaria, stress, abuso di medicinali e antibiotici sono i principali nemici del benessere dell’intestino, causando importanti alterazioni della flora batterica, con uno scompenso generale che può compromettere le difese immunitarie e secondo recenti studi del Fatebenefratelli di Brescia, contribuire all’insorgenza dell’Alzheimer, oltre che del diabete, della sindrome metabolica e della colite ulcerosa.
Zenit ne ha parlato con il prof. Fortunato Loprete, direttivo SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia), nutrizionista, docente di ossigeno ozono terapia presso l’Università di Pavia.
“Le alterazioni della mucosa intestinale definite disbiosi provocano a livello organico un allargamento delle giunzioni del colon, per cui gli alimenti non più correttamente processati scatenano una reazione del sistema immunitario locale. Ed è per questo motivo, che all’incirca il 30% della popolazione totale soffre di mal di testa, gonfiore, sonnolenza, coliti, stipsi, diarrea e intolleranze alimentari. L’intestino, non a caso, è considerato il nostro secondo cervello, perché coadiuva e condivide gli stessi mediatori del cervello”, spiega il professore.
Approfondiamo pertanto le metodiche per ripristinare l’eubiosi intestinale. “Finora ho trattato almeno 10mila pazienti con successo – dichiara il professore – tramite ozonoterapia e la dieta. Da nutrizionista ho istruito i pazienti a uno stile di vita corretto: movimento, regime alimentare sano, congiuntamente al trattamento con ossigeno-ozono. I cibi da assumere con moderazione sono: le farine raffinate, gli insaccati, le fritture, i grassi saturi, i conservanti, la carne rossa. Tutti alimenti che, se consumati quotidianamente, sono responsabili delle disbiosi, di gastriti e delle ulcere. L’ossigeno-ozono terapia consigliata nella cura delle disbiosi consiste in 15-20 sedute di insufflazione rettale e nel bere almeno un litro di acqua iperozonizzata al giorno come terapia quotidiana”.
In effetti, sono molteplici i benefici dell’acqua ozonizzata, non a caso definita “Acqua di Lunga Vita” ottenuta tramite ozonizzazione con dispositivo OM3 della Multiossigen, approvato dalla SIOOT, essenziale per ottenere una maggiore purezza grazie alla sanificazione con O3, che la rende priva di carica batterica, virale e depurata inoltre dai metalli pesanti, adatta alla cura delle disbiosi, della sindrome del colon irritabile, delle vaginiti, dell’alitosi, delle gengiviti, delle afte, dell’helicobacter pylori, del reflusso gastrico, del acidosi, del sovrappeso e della cellulite. Agisce nelle disbiosi e nelle altre patologie gastro-enteriche, operando sulla flora batterica patogena e non su quella saprofitica, ripristinando una corretta funzionalità intestinale e scongiurando le recidive.
Conclude il prof. Loprete: “È buona norma seguire un regime alimentare corretto, bere ogni giorno un litro di acqua iperozonozzata e in caso di disbiosi e fastidi a essa correlati come le intolleranze alimentari, curarsi con un ciclo di ossigeno ozono terapia, che riducendo l’ipossia intestinale e l’acidosi del ph, ricondurrà la flora a uno stato di eubiosi, naturalmente e senza controindicazioni”.
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Disbiosi: trattati 10mila pazienti, la soluzione nell'acqua
L’ozonoterapia è particolarmente efficace contro le alterazioni della mucosa intestinale