A distanza di quasi sei anni da quell’evento Clint Eastwood, letta la sceneggiatura tratta dal libro delle memorie del comandante Sully, realizza un film così scrupolosamente fedele alla realtà dei fatti da poter quasi essere accostato al genere documentaristico.
In Sully Tom Hanks interpreta il ruolo del protagonista della storia. Attraverso i ricordi del comandante, mentre lui stesso cerca di fare chiarezza su quanto accaduto, si ricompone il racconto di quegli istanti terribili e al tempo stesso straordinari. Eastwood documenta in modo scrupolosamente fedele alla realtà la cronaca di questo evento e dei fatti che ne seguirono senza timore di utilizzare anche un linguaggio molto tecnico. Tuttavia il regista non dimentica di analizzare e descrivere anche gli aspetti umani più importanti della vicenda, le emozioni e le paure che i protagonisti dovettero affrontare.
Nelle ore immediatamente successive al disastro aereo quello dell’Hudson fu definito un vero miracolo e il comandante Sullenberger divenne immediatamente un eroe nazionale. Tuttavia l’inchiesta avviata dall’US Airways rilevò presto delle incongruenze e dei possibili errori da parte del comandante dell’airbus. Nel processo che ne seguì Sully dovette giustificare alla commissione tecnica le ragioni di una scelta così audace e, nonostante il successo della sua impresa, dovette dimostrarne la correttezza.
Sebbene estremamente dettagliato, Sully non rischia di annoiare o di risultare incomprensibile. Il racconto realizzato da Eastwood consente di arrivare a comprendere gradualmente insieme al protagonista stesso il vero elemento decisivo della storia, ovvero l’importanza del fattore umano.
Tanto nel film come nella realtà infatti Sullemberger dimostra di avere sempre avuto a cuore al di sopra di tutto la sicurezza dei propri passeggeri, tema su cui di fatto il personaggio reale ha investito molto della sua esperienza professionale. La straordinaria vicenda di questo pilota dimostra che, al di là di tutti i calcoli e di tutte le previsioni scientifiche che è possibile eseguire a priori per prevenire e gestire eventuali disastri, l’elemento fondamentale che in circostanze di emergenza può fare davvero la differenza tra la vita e la morte è l’uomo stesso.
In Sully Eastwood racconta in modo eccellente e con estrema chiarezza che la capacità, il valore e lo spessore umano di chi ricopre un ruolo di grande responsabilità, come quello del capitano di un aereo, sono elementi fondamentali per la salvezza di molte vite. Il capitano Sullemberger ha dimostrato non solo di essere un abile pilota, ma anche una persona dotata di grande acume e forza interiore.
Sully infatti, tanto nei pochi istanti in cui si trovò a dover gestire quella terribile emergenza quanto nei mesi successivi durante lo svolgimento delle indagini, non smise mai di dare la priorità assoluta al rispetto dei principi in cui credeva: la salvezza delle vite umane poste sotto la sua responsabilità e il rispetto della verità. Grazie alla sua lucida condotta infatti 155 persone ebbero salva la vita e oggi la storia dell’aviazione può avvalersi di un fondamentale elemento di verità in più per migliorare la sicurezza in volo.
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