Virginia Raggi nella Casina Pio IV, in Vaticano (CTV)

Virginia Raggi in Vaticano: "Grazie al Papa per il ruolo di stimolo per i rifugiati"

La sindaca di Roma intervenuta all’incontro dei Sindaci d’Europa nella Casina Pio IV: “Le chiusure nella mia città offendono la dignità. Non vogliamo guerre tra poveri. Nessuno deve rimanere indietro”

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I sindaci di tutta Europa si sono ritrovati oggi in Vaticano per confrontarsi sul dramma dei rifugiati nell’incontro promosso nella Casina Pio IV dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Ad aprire i lavori, presieduti dal cancelliere mons. Marcelo Sanchez Sorondo, la sindaca di Roma Virginia Raggi che ha voluto anzitutto esprimere la propria gratitudine a Papa Francesco “per questa iniziativa, che è un’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse bisogno, del grande ruolo di stimolo e di persuasione morale del suo pontificato sui temi di carattere sociale e umanitario”.
Ribadendo la sintonia tra il Campidoglio e il Vaticano sulla salvaguardia degli ultimi, il primo cittadino ha aggiunto: “Tutti noi sappiamo che i sindaci sono in prima linea nell’affrontare molte delle grandi problematiche che affliggono le nostre società contemporanee. Problematiche ma anche opportunità di crescita per le nostre società spesso chiuse nel loro egoismo. Tra queste opportunità, preferisco chiamarle così, c’è oggi in primo piano l’accoglienza ai rifugiati: i rifugiati nostri fratelli e sorelle”.
“Proprio i sindaci e le loro città si trovano spesso di fronte agli effetti dei grandi flussi migratori” ha sottolineato Raggi, rimarcando che vanno respinti “atteggiamenti di chiusura verso ‘l’altro’, come quelli ai quali sfortunatamente ho assistito nei giorni scorsi anche nella mia città”. Questi “offendono la nostra dignità di persone”, ha detto, “ma è nostro compito intervenire anche sul disagio delle periferie, troppo spesso abbandonate, dove si rischia di assistere a una guerra tra gli ultimi”.
“Roma – ha affermato la sindaca – vuole fare la sua parte nell’accoglienza di queste persone. L’immigrazione è già una risorsa per la nostra città. Tantissime persone provenienti da altri Paesi si sono pienamente integrate nel tessuto sociale di Roma e contribuiscono allo sviluppo della sua economia”.
“In questo momento – ha proseguito – stiamo attuando azioni concrete per trovare un’accoglienza per ogni singola persona che arriva e offrire una soluzione di maggiore stabilità rispetto a tende o rifugi provvisori: vogliamo che tutti possano avere un tetto sulla propria testa”. Tra i progetti in campo: un Hub nei pressi di una stazione ferroviaria della città che funga da primo luogo di informazione e orientamento.
“Roma è una città aperta all’accoglienza” ha ribadito Virginia Raggi, anche se è necessario “creare i presupposti per una più piena integrazione”. “Vogliamo che tutti i cittadini, anche quelli delle periferie più lontane ed emarginate, si sentano pienamente parte della nostra città”, ha concluso, “non vogliamo guerre tra poveri. Nessuno deve rimanere indietro”.
[A cura di Salvatore Cernuzio]
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ZENIT Staff

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