Sono oltre 100 le vittime accertate per il terribile terremoto che ha colpito l’isola di Sumatra, in Indonesia. Ieri la preghiera del Papa durante l’Angelus “per le vittime e per i loro familiari, per i feriti e per quanti hanno perso la casa. Il Signore dia forza alla popolazione e sostenga l’opera di soccorso”, ha detto il Santo Padre.
Le scosse di magnitudo 6.5 sulla scala Richter hanno distrutto soprattutto la provincia di Aceh, nel nord dell’isola di Sumatra, dove si registra l’epicentro. Danneggiate 430 abitazioni e più di 250 edifici, tra cui negozi, moschee, ospedali e scuole. Secondo i dati della Bnpb, agenzia nazionale per la prevenzione dei disastri, si teme che il numero dei morti possa continuare a crescere.
Sono centinaia, infatti, i feriti tuttora ricoverati in ospedale in gravi condizioni e numerose zone isolate non sono state ancora raggiunte dai soccorritori. La maggior parte di questi è in queste ore a lavoro nella cittadina di Meureudu, devastata dal sisma, per trovare eventuali superstiti sotto le macerie.
Intanto, circa quattromila persone hanno abbandonato le proprie abitazioni e si sono rifugiate sulle colline. La paura più grande – riferiscono media locali, citati da L’Osservatore Romano – è quella di un maremoto, considerando che già in passato la zona è stata colpita da frequenti fenomeni di origine vulcanica e inondazioni che spesso seguono le piogge.
Foto: U.S. military or Department of Defense (Commons Wikimedia - PD)
Indonesia. Oltre 100 vittime per terremoto a Sumatra, in campo i soccorritori
Oltre 4mila persone fuggite dalle proprie abitazioni e rifugiate sulle colline, si teme un maremoto. Ieri la preghiera del Papa all’Angelus