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La grazia del deserto

Meditazione della Parola di Dio di domenica 4 dicembre 2016 – II di Avvento, Ciclo A

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Lettura
Il brano che meditiamo è l’inizio del vangelo di Matteo, che si apre con la vocazione del Battista (“venne”, o “comparve”) nel deserto con l’annuncio: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!”. Un annuncio breve, essenziale, che anche Gesù farà suo all’inizio del proprio ministero, vi sono due note essenziali (“note di testa” si dice per i profumi): l’annuncio del compimento di un tempo, dovuto alla vicinanza di un evento di salvezza, cui segue l’imperativo della conversione.
Meditazione
Il deserto, luogo di passaggio e di tentazione, di pericolo e di affidamento, diventa lo scenario del Vangelo di oggi. Un deserto che fiorisce e, da luogo solitario, diviene crocevia di rivelazione e di conversione. La presenza del Battista anima un luogo pericoloso e lo trasforma in palcoscenico di grandi annunci e altrettanto grandi cambiamenti di vita. È sempre così quando un uomo si rende disponibile alla grazia, e il mutamento della sua vita finisce per essere occasione di cambiamento per il suo tempo e per il luogo che abita. Sarà così nel IV secolo, quando Antonio il Grande si ritirerà nel deserto trasformando quel luogo inospitale della Tebaide in un grande monastero all’aperto, pieno di monaci e di pellegrini. Che tipo di influenza ha la tua vita sulla tua famiglia, la tua casa, la tua parrocchia, il tuo paese? Giovanni, austero nel vestito e nel vitto, non lesina parole dure rispetto all’imminenza del Veniente e del giudizio di cui è portatore. Non addolcisce i toni in cerca di consensi popolari, presenta l’imminenza di un giudizio dove “ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco”. Anche tu sei invitato a prendere posizione rispetto al Messia che viene, nel Natale liturgico che si prepara, non puoi addobbare l’albero senza preparare la tua anima, non puoi allestire il presepe senza fare spazio dentro di te a Gesù, che viene in cerca di asilo. Deve iniziare in te, nella tua casa, nella tua famiglia un tempo di attesa operosa dove è necessario raddrizzare i sentieri, cambiare atteggiamenti, colmare valli di povertà, abbassare colli di presunzione e di orgoglio. Senti in te e nella tua parrocchia un fervore di attività, un movimento da cantiere che indica un’attesa, attesta una scadenza, prepara una Venuta? Chiedi nella preghiera che la grazia del Natale in arrivo non ti trovi arido e lasci una traccia indelebile nella tua vita.
Preghiera
Ho timore, Signore, di essermi abituato alla grazia e che tutto si risolva in una serie di atti esteriori senza cuore. Le parole affilate del Battista mi risveglino dal torpore della mediocrità, e mi mettano in stato di allerta perché dietro ogni istante si nasconde l’eternità.
Agire
Procurerò di vivere in questa giornata mezz’ora o un’ora di “deserto” con cellulare spento, candela accesa, testo del Vangelo di oggi da leggere e meditare lentamente.
***
Meditazione del giorno a cura di mons. Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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