“Invito tutte le persone di buona volontà ad agire contro il traffico di persone e le nuove forme di schiavitù”. Questo il tweet lanciato oggi da Papa Francesco dal suo account @Pontifex. Ancora una volta Bergoglio torna a stigmatizzare la tratta di esseri umani che – come ha avuto modo di dire in altre occasioni – “è una delle più dolorose ferite aperte” del mondo di oggi.
“Una moderna forma di schiavitù, che viola la dignità, dono di Dio, in tanti nostri fratelli e sorelle e costituisce un vero crimine contro l’umanità”, ha sempre detto il Santo Padre, che ha sempre esortato a fare tutto il possibile per conoscere la gravità del fenomeno, in modo da innalzare il livello di consapevolezza nell’opinione pubblica e migliorare il “coordinamento” da parte di governi, autorità giudiziarie, legislative e operatori sociali.
Tra le sfide indicate dal Papa quella dell’indifferenza di fronte a una realtà in cui operano “potenti interessi economici”. Francesco, infatti, ha più volte sottolineato che “una delle sfide a questo lavoro di sensibilizzazione, di educazione e di coordinamento è una certa indifferenza e persino complicità, una tendenza da parte di molti a voltarsi dall’altra parte mentre potenti interessi economici e reti criminose sono all’opera”.
A tal fine, il Pontefice ha istituito il Gruppo Santa Marta. Guidato dal cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza Episcopale d’Inghilterra e Galles, e da Bernard Hogan-Howe, capo della Polizia metropolitana di Londra, il gruppo è un’alleanza di responsabili di polizia e di vescovi di tutto il mondo che operano insieme con la società civile per sradicare il traffico di esseri umani e garantire cure pastorali alle vittime, cercando di sviluppare strategie di prevenzione e di reintegrazione.
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Papa: "Agire contro il traffico di persone e le nuove schiavitù"
Dal suo account Twitter, Francesco è tornato a stigmatizzare la tratta umana, da sempre definita “una delle più dolorose ferite aperte” del mondo odierno