Foto: Youreporter

Incidente aereo Colombia: il dolore dei vescovi e dei tifosi della Chapecoense

In migliaia ieri sera nello stadio Chapecó per ricordare le 71 vittime. Spuntano registrazioni che avvalorano l’ipotesi di mancanza di carburante nel serbatoio del velivolo

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Il Brasile è in lutto per il tragico schianto dell’aereo in Colombia che ha provocato la morte di 72 persone (solo 5 i sopravvissuti), coinvolgendo anche la squadra di calcio brasiliana della Chapecoense, diretta a Medellín, dove avrebbe dovuto giocare l’andata della finale della Copa sudamericana contro l’Atletico Nacional.
Al cordoglio generale si sono aggiunti i vescovi di entrambi i Paesi latinoamericani, pregando per le vittime della tragedia e i loro familiari. La Conferenza Episcopale colombiana ha espresso “il più profondo dolore per la tragedia aerea”, offrendo la propria preghiera per i morti e per la pronta guarigione dei feriti e dicendo di sentire “come proprio il dolore di quanti soffrono per le conseguenze di questa tragedia, che colpisce in modo particolare il mondo dello sport”.
L’agenzia Sir, inoltre, riferisce che anche monsignor Fidel León Cadavid Marín, vescovo di Sonsón Rionegro, nel cui territorio diocesano è avvenuto il fatto, ha espresso in una nota il suo dolore e la sua vicinanza ai familiari delle vittime, manifestando la gratitudine per quanti si sono adoperati per un pronto intervento nella zona del disastro.
Da parte della Chiesa brasiliana,  la Conferenza Episcopale (Cnbb) si è rivolta al vescovo di Chapecó (città della squadra di calcio così pesantemente colpita), dom Odelir José Magri, con una lettera del segretario dom Leonardo Ulrich Steiner, nella quale si esprimono “tristezza”, “prossimità spirituale”, solidarietà e preghiera per le vittime, affidate alla misericordia di Dio.
Migliaia di tifosi si sono poi radunati ieri sera nello stadio Chapecó, dove il Chapecoense disputava le partite in casa, per una veglia funebre in ricordo delle 71 vittime.

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ZENIT Staff

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