Ringrazia Dio per avergli salvato la vita nonostante la ferita da arma da fuoco. E lo ringrazia anche per aver avuto occasione di condividere la croce, “in comunione con Cristo e con tanti innocenti che soffrono”. A parlare così è mons. Raban Boutros Kassis, Vicario patriarcale siro-ortodosso di Aleppo, ferito da due proiettili di arma da fuoco alla spalla mentre stava rientrando in città sulla sua auto.
Intervistato dall’agenzia Fides, ha detto: “Ringrazio Dio che mi ha protetto e conservato ancora in vita. Ringrazio Dio perchè in questa condizione e in questa esperienza posso condividere la croce di tante persone che oggi soffrono in Siria, specialmente ad Aleppo. Ogni giorno subiamo aggressioni e bombardamenti, ogni giorno la gente è ferita e muore. Sono felice di gustare l’amarezza della croce, in comunione con Cristo e con tanti innocenti che soffrono. Abbiamo la certezza che la morte non è l’ultima parola, ma che la fine è la Risurrezione”.
Ora il prelato si trova nell’ospedale cattolico S. Louis di Aleppo ed è fuori pericolo. Il 6 novembre il Vicario procedeva sulla strada che collega Homs ad Aleppo, quando alcuni colpi di arma da fuoco, sparati da cecchini, hanno raggiunto l’automobile ferendolo alla spalla. La strada si trova in un’area controllata dalle truppe governative siriane, ma viene chiusa di sera perchè di notte gruppi di terroristi spesso vi dispongono delle mine. L’autista ha prontamente portato il Vicario all’ospedale cattolico dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere i proiettili.
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Aleppo. Vicario siro-ortodosso ferito da un cecchino
Domenica mons. Boutros Kassis è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco mentre stava percorrendo una strada in automobile: “Ringrazio Dio per aver condiviso la croce”