Nel panorama della christian music, sono presenti diversi cantautori, le band, invece, sono relativamente poche. Tra queste, ve ne è una in particolare che sta emergendo: il Kantiere Kairòs, un gruppo calabrese.
Una band con cinque componenti: Antonello Armieri (voce e chitarra acustica, oltre che autore dei brani), Davide Capitano (basso), Gabriele Di Nardo (batteria), Roberto Sasso (tastiera) e Giuseppe Di Nardo (chitarre). Cinque componenti della band, cinque amici, che con la loro musica, desiderano dare gloria all’Amore di Dio.
Il termine Kairòs, che hanno scelto per il nome del loro gruppo, deriva dal greco e significa: “momento propizio” o “tempo di grazia”. Dunque un “Kantiere” che desidera dare il proprio contributo, in questo tempo in cui c’è bisogno di “uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”, come afferma Papa Francesco nella sua Evangelii Gaudium. Portare la “Luce del Vangelo”, evangelizzare con la musica, è ciò che si propone la band Kantiere Kairos. Un’opera non certo facile la loro ed è per questo che hanno deciso di farsi seguire, sia dai loro parroci, che dai loro assistenti spirituali personali.
Tra questi c’è anche padre Carmine Marrone, missionario OMI e rettore della Chiesa di San Domenico a Cosenza, loro fondamentale mentore, che fin dai primi tempi segue il cammino spirituale della band. Padre Carmine, parlando di loro, li aveva così descritti: “Non mi vergogno del Vangelo! È questa frase di Paolo nella lettera ai Romani che mi torna in mente pensando al Kantiere Kairòs! Penso a questi ragazzi, professionisti della musica, giovani abituati a suonare e a cantare in tanti contesti del mondo, che ad un certo punto sentono il bisogno di testimoniare a tutti, quella che è la perla della loro vita: l’incontro con Cristo. E lo fanno nel modo loro più proprio: con la musica! Con canzoni che parlano esplicitamente di questo incontro di Dio, dell’esperienza di salvezza e di libertà che ne è derivata nella loro vita. Cantano Maria, la Madre di Gesù, con una tenerezza e un’armonia commovente. Cantano il loro bisogno di annunciare al mondo che il Signore è vivo e la gratitudine per questa scoperta. E cantando arrivano dritti al cuore di chi li ascolta. È capitato a me che non faccio più un viaggio da mesi senza il loro cd in macchina. È capitato a tanti che, come me, li hanno conosciuti per caso e che, da subito, si sono sentiti parte della grande famiglia del Kantiere. Sono felice del riscontro che stanno avendo. Mi piace la loro umiltà e la loro consapevolezza di essere dentro un progetto più grande di loro. Mi piace il bisogno di preghiera e di preghiere che ogni volta non si stancano di chiedere. Nel tempo della Nuova evangelizzazione, il Kantiere Kairòs mi sembra una piccola grande risposta dello Spirito Santo!”.
Poco più di un anno fa era uscito il loro primo album Il soffio con il quale avevano esordito sulle scene musicali. Un album di inediti con il quale i Kantiere Kairos desideravano ringraziare Dio del suo Amore e gratitudine per la sua Misericordia, nel loro modo: cantando.
Il CD contiene 14 brani inediti, caratterizzati da stili musicali diversi, dalle ballate sino al rock più energico. Brani dove l’uso della chitarra acustica è unita a quella elettrica, producendo un sound particolare. Testi impegnati, intimi, sono quelli scritti da Antonello Armieri, autore dei brani e voce della band. “Le canzoni che compongono il disco parlano di Amore, di speranza e di rinascita, temi universali e trasversali – dice Antonello, l’autore dei testi -. La Fede è essenzialmente positività e solarità, perciò guardarsi negli occhi e decidere di testimoniare l’amore di Dio e per Dio attraverso la “nostra” musica, è stata la cosa migliore che potessimo fare. Per noi del Kantiere vi è un prima ed un dopo: il “prima” è dato da un vivere la Fede in senso discreto ed intimo, il “dopo” invece è l’attimo stesso che abbiamo deciso di esporci e testimoniare e cantare non solo per noi, ma per chi vuole e vorrà ascoltarci”.
Neppure la copertina del CD è casuale, o una semplice scelta artistica, infatti, le lancette dell’orologio raffigurato in copertina, segnano le due e trentatré minuti, formando così una Croce.
Antonello Armieri è un cantautore e chitarrista che alterna l’attività musicale personale alla composizione per altri artisti, vantando un percorso decennale di collaborazioni e concerti. Giuseppe Di Nardo, chitarre del Kantiere Kairòs, le suona anche per la folk/rock band Zona Briganti, oltre che docente di chitarra nella scuola media. Con la band Zona Briganti, il Kantiere Kairòs condivide pure il bassista Davide Capitano, mentre Roberto Sasso compare anche nella band Il Pandemonio dei Guasti e Gabriele Di Nardo è inoltre batterista de I Musicanti del Vento.
La canzone che apre l’album Il soffio si intitola Il Mio Re, un brano dalle sonorità ricercate, piene di ritmo quasi tribale. Inizia con una voce calda: “È infinita l’attesa di pace vera nel mio cuore senza te Signore, che sei lì, a braccia aperte lì, mi attendi. – Dice il testo della canzone – prendi le mie mani, prendimi con te mio Re. Prendi il mio respiro e fammi vivere di Te mio Re! mio Re! mio Re! mio Re! mio Re! mio Re!”
Un altro brano, incluso nell’album, si intitola La Tua Volontà, un vero inno al coraggio. La vita nel cuore e nella mente può tutto. Persino l’impossibile. L’importante è convincersene e credere di potercela fare, sempre. È la traccia più rappresentativa della band. Un testo che diventa una sorta di Padre Nostro contemporaneo, al quale si chiede il vigore di accettare tutte le difficoltà, purché venga data la forza di affrontarle. Dice il testo del brano: “Padre, tutte le imprese che devo affrontare mi sembrano in partenza già fallite, se penso a come sono immensamente debole. Ma dopo aver girato in cerchio e sbattuto ad ogni muro ho capito finalmente che, ascoltare la tua voce significa ottenere la giusta direzione”.
Con la canzone Dignitosa non viene dimenticata neppure Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, nella sua ora più tragica, quella della Passione di Gesù. Una ballata pop carica e dolce, colma di gioia e insieme di dolore, che ripercorre il silenzio operoso di Maria che ha trasformato il sabato della delusione, nell’alba della Risurrezione. Dice il testo di questo bellissimo brano: “Te ne stavi lì sicura, che nemmeno una lacrima versata andasse persa. Lì fedele, a chi ti ha chiesto di sopportare il male. Quanto c’è da imparare! Sei Madre del mio Salvatore, Madre che sfuggi al rumore, Madre che parli nell’intimo del cuore. Sei Madre dolcissima sposa, Madre Celeste Regina di un regno bellissimo!”.
Poi ci sono le altre undici canzoni, tutte belle, tutte da ascoltare. In occasione dell’Anno Giubilare della Misericordia, il Kantiere Kairòs ha composto un nuovo brano che parla delle Opere di Misericordia, con un linguaggio moderno e accessibile ai più giovani. Il brano è stato scelto come inno della GMG di Lorica, organizzata dalla Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano. Un brano che si può ascoltare sul loro sito Web https://kantierekairos2015.wordpress.com, dove si possono trovare, anche informazioni e dove è possibile acquistare il loro CD. La band è contattabile anche sulla sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/kairosilsoffio/?fref=ts
Foto: Kantiere Kairos
Kantiere Kairòs: musica… a tempo di grazia
La band calabrese di rock cristiano ha come mentore un missionario oblato