Sono entrato un giorno dove lavora il fabbro ferraio: ho visto che prendeva dei carboni neri, tanto neri da sporcarsi le mani, e li gettava nella sua fucina.
Quei carboni neri, al contatto con il focolare su cui il fabbro arroventava il ferro, diventavano, a loro volta, fuoco ardente, brace: tanto neri prima, altrettanto incandescenti dopo.
Producevano tanta luce, tanto fuoco e tanto calore che servivano agli scopi del fabbro.
I peccati sono come carboni neri che sporcano, ma, se messi nel braciere dell’infinita misericordia di Dio, diventano fuoco a loro volta, fuoco che illumina la strada che porta alla misericordia di Dio, fuoco e luce che segnalano la strada verso Dio a coloro che ancora non la conoscono.
Ancora oggi i peccati della Maddalena, della Samaritana, del figlio prodigo, di Pietro, del buon ladrone, i nostri stessi peccati, immersi nel braciere della misericordia di Dio, cantano a tutti gli uomini la Sua misericordia.
Ciao da p. Andrea
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I carboni neri
Se messi nel braciere dell’infinita misericordia, i peccati diventano fuoco che illumina la strada verso Dio a coloro che ancora non lo conoscono