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Asia Bibi: si dimette uno dei giudici incaricati di esaminare il caso

Iqbal Hameedur Rehman era membro della Corte Suprema. Intanto i fondamentalisti promettono di “scatenare una guerra” se la donna accusata di blasfemia non sarà giustiziata

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Mentre nel paese impazzano manifestazioni a favore della condanna a morte di Asia Bibi, si è dimesso dalla Corte Suprema pakistana, Iqbal Hameedur Rehman, il magistrato che, già il 13 ottobre, si era ritirato dal collegio che doveva esaminare il caso.
Secondo quanto riferito da Fides, Rehman ha consegnato la propria lettera di dimissioni al presidente pakistano Mamnoon Hussain, senza spiegarne le motivazioni.
Il magistrato avrebbe dovuto valutare assieme a due colleghi il ricorso della donna, condannata per blasfemia in primo grado e in appello.
In precedenza, Rehman aveva giustificato il suo ritiro, dichiarando di essere stato un membro del collegio che ha giudicato il caso di Salman Taseer, ex governatore del Punjab, assassinato dalla sua guardia del corpo, proprio per il suo sostegno ad Asia Bibi.
In attesa della nomina del sostituto, da parte del presidente della Corte Suprema, il Joseph Nadeem, tutore della famiglia di Asia Bibi, ha dichiarato: “Restiamo fiduciosi e attendiamo che il Presidente affidi il caso di Asia Bibi a un collegio giudicante del tutto nuovo”.
“Quello che ci ha sorpreso è stata la scarsa tempestività: il giudice Rehman avrebbe dovuto ritirarsi nei giorni precedenti, cosicchè il caso poteva essere assegnato direttamente a un altro collegio”, ha aggiunto Nadeem.
Nel frattempo, gruppi di fondamentalisti hanno tenuto manifestazioni di protesta a Karachi, Islamabad e Lahore, minacciando le istituzioni di “scatenare una guerra” se Asia Bibi sarà assolta.

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ZENIT Staff

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