Lettura
Oggi Gesù ci istruisce sui requisiti essenziali della missione. Su cosa è importante per una missione in grande stile, perché sia evangelica ed efficace, perché sia secondo Dio e non secondo noi. La missione è una grande avventura umana e soprattutto divina, per la quale si parte con un’incrollabile fiducia in Dio e senza lesinare energie.
Meditazione
Con l’invio di altri settantadue discepoli davanti a sé, Gesù ci mostra quanto teneva e quanto, anche noi, dobbiamo tenere all’evangelizzazione. L’annuncio del Vangelo non va fatto al ribasso e al risparmio, ma va fatto da tutti, con tutte le forze e con tutti i mezzi, ma senza orgoglio e presunzione. Perché l’efficacia della missione non dipende dal numero degli inviati o dai mezzi, ma dalla fiducia e dall’abbandono che essi hanno nel Signore che li manda, che sempre li accompagna e in tutto li sorregge e protegge. Nella sequela Gesù ci invita ad andare dietro a lui per aprirci la strada e camminare al sicuro; nella missione, invece, ci manda davanti a sé perché dietro, a difesa e sostegno, c’è sempre lui. Il missionario apre solo la strada e soprattutto i cuori alla venuta del suo Signore, che quando arriva risolve veramente tutto. Perché è ancora Dio che risolve la sproporzione tra l’abbondanza della messe e la scarsità degli operai. A noi è chiesto soltanto di pregarlo, perché ne mandi tanti, o anche pochi, ma, buoni e motivati. Le sue indicazioni per la missione non finiscono mai di sorprenderci e disorientarci. Perché ci manda come pecore in mezzo ai lupi che ci divorano? Perché non al contrario? È solo un paradosso, o ci vuole ricordare che senza di lui finiamo come un boccone prelibato nella bocca dei lupi? Perché, ancora, ci manda all’avventura, senza un adeguato equipaggiamento, neppure quello minimo: i sandali e la bisaccia? Egli ci vuole pieni e traboccanti solo di pace, di tanta pace da riempire le case, le famiglie, i cuori, senza pensare ad altro. Per il cibo, invece, ci dice di accontentarci e di essere contenti di quello che ci mettono davanti, senza pretese e senza privilegi. Se non quello di annunziare a tutti il Regno e l’imminente arrivo di Gesù, che è il Signore, che è la salvezza vera e la gioia grande di ogni uomo.
Preghiera:
Signore, rendici missionari del tuo regno, per portare agli altri la tua salvezza e la tua presenza, che guarisce e riscalda il cuore. Donaci la mitezza degli agnelli e non la tracotanza dei lupi. Donaci di essere contenti di quanto ci danno per amore tuo. Ti chiediamo una bisaccia vuota ed un cuore pieno, vuoti di cose e pieni di misericordia. Donaci di contare non sui nostri sandali e le nostre capacità, ma solo e sempre su di te e il tuo grande amore.
Agire:
Nel mio piccolo sarò missionario del Regno di Dio, e pregherò tutti i giorni il padrone della messe che ne mandi tanti e buoni.
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Meditazione a cura di mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, tratta dal mensile MessaMeditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.
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Il Signore è vicino
Meditazione della Parola di Dio di martedì 18 ottobre 2016 – Festa di San Luca Evangelista