Sono stato fermato per strada da un giovane con in bocca la sigaretta spenta: “Scusi, lei fuma? Mi può accendere? ” Sorridendo gli ho risposto che ho smesso di fumare 16 anni fa, per cui non porto in tasca fiammiferi. Ma a dir il vero, anche se non fumo, avrei tanto desiderato avere in tasca almeno un cerino; era un’occasione per dargli la soddisfazione di fumarsi una sigaretta.
Una mattina d’inverno caratterizzata dal vento particolarmente freddo e pungente, ai margini della strada noto un gruppo di persone intirizzite che volevano scaldarsi: erano attorno ad un mucchio di carta e legna, ma stranamente tutto era spento, mentre essi dovevano stare lì ancora per un’ora ad attendere amici con i quali avevano un appuntamento. “Scusi, signore – mi apostrofano – lei fuma ? Ha da accendere?”. Anche a loro non posso che dire la stessa cosa: che ho smesso di fumare e che purtroppo non porto nemmeno un cerino in tasca.
Ma non mi sono accontentato di rispondere così. Sono corso da Roberto, mio cugino, fumatore incallito, che abitava lì vicino. Mi sono fatto capire con poche parole e mi ha consegnato i suoi cerini. Ritorno da quelle persone che sostavano attorno al mucchio di carta e legna.
È stata una festa. È bastato accendere un cerino ed è divampato un fuoco che ha riscaldato quelle membra infreddolite e ha sorprendentemente allietato anche quei cuori. Mi sono accorto che più che il cerino è valso quel piccolo ma importante fuoco d’amore che ha preceduto e accompagnato la ricerca del fiammifero.
“Fuoco sono venuto a portare sulla terra – ha esclamato Gesù – e quanto desidero che divampi”. Quanta gente infreddolita in questo gelido mondo sta cercando, aspettando chi in nome di Gesù ha ricevuto il fuoco con il mandato di portarlo ovunque su questa terra e farlo divampare in tutti i cuori.
Ciao Padre Andrea Panont
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Ha da accendere?
Quanta gente infreddolita in questo mondo sta aspettando chi in nome di Gesù ha ricevuto il fuoco con il mandato di portarlo ovunque e farlo divampare nei cuori