Passi verso la riconciliazione

Quattro incontri sul tema del perdono e della mediazione tra conflitti, rivolti ai detenuti della casa circondariale di Sulmona

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Progettare un futuro attraverso la costruzione di ponti e luoghi di relazione che permettano un viaggio dentro il vissuto di chi ha commesso un reato e sta scontando una pena. Al centro di questo cammino c’è l’umanità ferita che chiede rispetto e ascolto per risorgere a nuova dignità. Si tratta di far nascere dal male un bene, di attivare percorsi di speranza, trasformando la detenzione non in un tempo di ozio e ed oblio, bensì in un momento di responsabilità, grazia, misericordia e speranza futura.
Questo in sintesi l’obiettivo del progetto “Passi verso la riconciliazione”. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento Salute Mentale USL N°1 Abruzzo, diretto dal Dr. Vittorio Sconci, medico psichiatra, in collaborazione con l’Area Direttiva ed Educativa della Casa di Reclusione di Sulmona.
Il coordinamento è curato dalla Dott.ssa Stefania Ricciardi, psicoterapeuta, con il supporto specialistico del Dott. Frank Mastrogiuseppe, entrambi operatori presso la Casa di Reclusione e l’affiancamento del Dott. Paolino Mancini, consulente per la comunicazione e documentarista.
I destinatari del progetto sono le persone ristrette nella Casa di Reclusione di Sulmona appartenenti a tutte le Aree della Sicurezza. Gli incontri sono aperti anche a tutti gli operatori del settore interessati ad approfondire gli argomenti trattati. Ciascun tema sarà affrontato nell’arco di mezza giornata attraverso incontri frontali con i destinatari, dibattiti, proiezioni di film, documentari e laboratori “esperenziali” che si svolgeranno nell’arco di quattro sabati nel mese di ottobre 2016.
“Il Progetto ha preso spunto dai principi ispiratori delle Commissioni Verità e Giustizia che furono istituite, per decisa volontà del Presidente Nelson Mandela, in Sud Africa nell’immediato postapartheid, al fine di favorire una responsabile riappacificazione tra bianchi e neri”, spiegano gli organizzatori.
Un principio fondativo, perseguito dalle Commissioni, come recita Russell Ally (nel Diario della settimana, anno III – n°10 11/17 marzo 1998 – “Signor nemico crudele: lei è stato perdonato”) era che: “La riconciliazione non è un processo facile. Perché è un processo che non si propone solo di sapere chi è la vittima e chi è il carnefice; il nostro compito è cercare di capire in tutte le sue sfaccettature e in tutta la sua complessità quello che è successo. Credo che questo sia un problema che non riguarda solo l’oggi, ma il futuro. E’ una cosa che abbiamo ribadito più volte nell’ambito della Commissione: che esiste non solo per indagare il passato, ma per ricostruire il futuro”.
“E’ chiaro – spiegano i promotori del progetto – che passi del genere non possono essere compiuti se prima non avviene un genuino processo di “Riconciliazione” interiore, una presa di coscienza, all’interno della “persona umana”, da parte di chi ha commesso un reato e sta scontando, per questo, una pena. Solo in seguito a tale assunzione di responsabilità può seguire, ed è opportuno che ciò avvenga, un generoso ascolto ed un dialogo “riparatorio” e “risarcitorio” capace di ridare un futuro, condiviso, ad entrambi i soggetti in gioco.
Programma:
– 8 Ottobre 2016: la Riconciliazione da un punto di vista cristiano-spirituale. Interverrà un Teologo Biblista.
– 15 Ottobre 2016: la Riconciliazione sotto l’ottica della conflittualità interiore. L’argomento sarà discusso da un avvocato esperto in mediazione delle controversie.
– 22 Ottobre 2016: la Riconciliazione e la ricerca della felicità in un’ottica buddista. Interverrà un responsabile regionale (Lazio) dei gruppi buddisti.
– 29 Ottobre 2016: la Riconciliazione ovvero un accadimento possibile, l’esperienza africana dell’Ubuntu. Interverrà un formatore esperto della mediazione di conflitti.
– 12 novembre 2016: plenaria con la partecipazione di tutti i relatori.
Autorizzato dal DAP, con la diretta partecipazione dell’Area direttiva ed educativa del Carcere. Coordinamento dott.ssa Stefania Ricciardi, psicoterapeuta Casa di Reclusione di Sulmona.
 
 

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ZENIT Staff

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