Daily meditation on the Gospel

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Accresci la nostra fede!

Meditazione della Parola di Dio di domenica 2 ottobre 2016 – XXVII settimana del Tempo Ordinario

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In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Lettura
Gesù è in cammino per le vie del mondo. Non è un viaggio qualunque. Con tappe intermedie, questo viaggio porterà anche noi, con lui, a Gerusalemme e alla croce. Ci porterà a quella suprema testimonianza di amore in cui consiste tutta la vita cristiana.
Meditazione
Gli apostoli ci istruiscono che il viaggio della vita si fa alla luce della fede. La loro richiesta è altamente istruttiva per tutti. Quando incontriamo il Signore dobbiamo chiedere la fede: perché ce la conceda e la faccia crescere. Altrimenti le prove e la storia ci schiacciano. Nella vita, infatti, né soccombono tutti, né si soccombe per quello che accade fuori. Soccombe solo chi non ha forza interiore, chi non è garantito da Dio. Ecco il profeta Abacuc: «Soccombe il malvagio, mentre il giusto vivrà per la sua fede» (cfr. Ab 2,4). Qui emerge un’indicazione preziosa per la vita spirituale, secondo cui la fede nel Signore non cambia le situazioni esteriori della vita, mentre vuole cambiare e cambia noi nella storia. Perché la fede ci dà occhi e cuore nuovi, percezione e lettura diverse di ciò che accade dentro e fuori di noi. Il problema vero della nostra vita è la fede: “Se aveste fede!”. E la fede si vede: quando c’è e quando non c’è. Perché con la fede i problemi si ridimensionano, si aprono e si risolvono in qualche modo. Senza fede tutto si ingigantisce, si incancrenisce e si complica. Fede e difficoltà sono inversamente proporzionali. Con una grande fede le difficoltà si rimpiccioliscono, senza fede si ingigantiscono. Come bene prezioso, il Signore ci assicura che di fede ne occorre poca per risolvere i mille ostacoli della vita. Non soltanto per spostare le montagne, ma anche e soprattutto per gettare e far sparire in fondo al mare le difficoltà che rendono triste il volto e il cuore. Bella l’immagine della Parola di Dio che la fede è anche un po’ come il mare sconfinato nel quale affondano e scompaiono tutte le preoccupazioni. Per questo, senza fede noi obbediamo passivamente alla legge e alla forza invincibile della materia. Con la fede sono le cose ad obbedire, così come la tempesta obbedisce alla Parola del Signore. La fede non è una medaglia da appuntare al petto, o un vanto da sbandierare per raccontare e raccontarci quanto siamo bravi. Perché la fede non fonda nuovi diritti, ma aumenta il dovere: ci porta a concludere che pure se riuscissimo a compiere interamente il nostro compito, saremmo ugualmente servi inutili!
Preghiera
Signore, non vogliamo appropriarci né gloriarci del bene che ci dài o ci concedi di fare. Aumenta la nostra fede per spianare la strada al tuo amore, perché in tutto quello che facciamo ci ricordiamo che siamo soltanto servi inutili.
Agire
Oggi non chiederò al Signore di cambiarmi la storia e di darmi una vita diversa, ma gli chiederò soltanto la fede, per vedere tutto con cuore e occhi nuovi.
***
Meditazione a cura di Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART.
Per abbonamenti: info@edizioniart.it.

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ZENIT Staff

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