Alla luce dei “catastrofici sviluppi mondiali nel campo ambientale”, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I ha ricordato la “necessità di sensibilizzare tutti davanti ai problemi ecologici che oggi il nostro pianeta affronta”.
Nel suo messaggio in occasione della Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato, che si tiene domani, il leader ortodosso ammonisce a non lasciarsi “depistare” dall’odierno “rapido progresso tecnologico” che, comunque, è in grado di arrecare conseguenze “pericolose e catastrofiche per il creato e la vita degli esseri viventi sulla terra”.
Bartolomeo raccomanda una “vigilanza continua”, unitamente alla “formazione” e all’“insegnamento in modo che sia chiara la relazione dell’attuale crisi ecologica con le passioni umane della cupidigia, dell’ingordigia, dell’egoismo, della voracità rapace, delle cui passioni risultato e frutto è la crisi ambientale che viviamo”.
L’“unica via”, secondo il patriarca di Costantinopoli, è rappresentata dal “ritorno alla bellezza antica dell’ordine e dell’economia, della moderazione e della ascesi, che possono condurre alla saggia gestione dell’ambiente naturale”.
Alla crisi ambientale, osserva Bartolomeo, si accompagna una non meno grave “crisi della cultura” a livello mondiale, come testimoniano gli “orrori della guerra”, con la distruzione di monumenti plurimillenari, come quelli dell’antica Palmira.
“D’altra parte, Ambiente e Cultura sono uniti e di uguale valore e interscambiabili”, sottolinea il patriarca, che aggiunge: “La cultura è stata creata dall’uomo munito di una mente razionale, cosicché anche il rispetto verso di essa è ovvio e doveroso, in quanto naturalmente l’uomo è ed è onorato come il coronamento della Creazione Divina”.
È l’ambiente stesso, quindi, a trovarsi “in pericolo, a causa dei cambiamenti climatici, dei conflitti bellici attraverso il mondo e a causa di altri motivi”.
“La rovina e la distruzione di un monumento culturale di un paese ferisce l’eredità universale dell’umanità”, pertanto “è dovere e compito di ogni essere umano, in modo particolare tuttavia di ogni paese civile, di rafforzare le misure di protezione e di conservazione ininterrotta dei propri monumenti”.
Il Patriarca Bartolomeo chiama quindi, infine, tutti i fedeli a “mobilitare le forze e in modo particolare a pregare nella lotta per la protezione dell’ambiente nella sua più ampia accezione, ossia come congiunzione armonica dell’ambiente naturale e culturale del genere umano”.
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Bartolomeo: “L’aggressione all’ambiente è un’aggressione alla cultura”
Il messaggio del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, in occasione della Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato