Monsignor D'Ercole: "Hai preparato, o Dio, una casa per il povero?"

Il Vescovo di Ascoli Piceno celebra le prime Messe nelle tendopoli. L’invito a cogliere da questo tragico evento “un positivo in termini di pazienza, umiltà e amore”

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Stamane il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole, ha celebrato le prime Messe nelle due tendopoli allestite dopo il terribile sisma che ha devastato Arquata del Tronto provocando circa 50 morti  e numerosi feriti.
Fin dai primi momenti dopo il disastro il presule è stato vicino alle comunità per portare conforto e manifestare concretamente la solidarietà dell’intera Comunità diocesana che con i suoi sacerdoti, religiosi, gruppi e movimenti ecclesiali si è stretta intorno a chi ha perso tutto. Una messa ha avuto luogo nel campo di Pescara del Tronto, l’altra nella tendopoli di Borgata del Tronto.
I riti sono stati concelebrati da mons. D’Ercole insieme a don Andrea La Regina della Caritas italiana e a don Alessio Cavezzi, direttore della Caritas diocesana. Entrambe le funzioni hanno visto la partecipazione numerosa e commossa degli sfollati, dei Vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e di tutti i soccorritori che operano ad Arquata e nelle frazioni.
Nelle omelie, il vescovo ascolano ha ricordato che è importante in questo momento cogliere da questo evento triste un positivo in termini di pazienza, umiltà e amore. Si è poi soffermato sul versetto del salmo responsoriale che, non a caso è stato: “Hai preparato, o Dio, una casa per il povero”. Queste celebrazioni sono state anche l’occasione per ringraziare tutti i volontari di tutte le realtà che in questi giorni, a diverso titolo hanno contribuito ad alleviare il nostro dolore.
“Esprimo la mia più profonda gratitudine – ha detto D’Ercole – ai Vigili del Fuoco, agli uomini della Protezione Civile, ai volontari, alle Forze dell’Ordine e a quanti  si sono prodigati senza sosta nelle operazioni di soccorso per salvare vite umane e per essere vicini ai sopravvissuti. Intendo ringraziare anche i medici e tutto il personale sanitario che hanno prestato con grande professionalità ed umanità le cure ai feriti”.
Un ringraziamento, poi, a sacerdoti e movimenti ecclesiali “che, insieme ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni hanno organizzato e fatto in modo che le esequie delle vittime si svolgessero con raccoglimento ed ordine dando supporto ai parenti delle vittime e a tutti i partecipanti ai solenni funerali”.
E “grazie” anche alle più alte cariche dello Stato “che da tutta Italia sono convenute ad Ascoli Piceno per testimoniare la solidarietà di tutto il Paese. Auspico che il clima positivo di collaborazione e di mobilitazione tra tutti i soggetti istituzionali a livello nazionale e locale prosegua nel tempo per consentire alle Comunità colpite di risollevarsi e ritrovare la speranza e la forza di rinascere”, ha detto il presule.
Che ha concluso esprimendo la sua gratitudine “a quanti generosamente hanno fatto affluire subito generi di prima necessità per affrontare l’emergenza. Ora le istituzioni locali chiedono di concentrare la generosità nell’invio di mezzi finanziari da impiegare per la ricostruzione e per progetti mirati. A tal fine, abbiamo un conto specifico che permette di convogliare tutti gli aiuti”.
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Raccolta fondi pro sisma 24/08/2016
Iban: IT13E0306913506100000004924
 

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ZENIT Staff

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