Papa Francesco Angelus

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Angelus: “Dio ci offre un posto molto più bello di quello che danno gli uomini”

Papa Francesco medita sul precetto evangelico dell’occupare gli ultimi posti, per mettere la primo posto l’umiltà e la ricompensa di Dio

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Un Vangelo che ci spiega cosa siano l’umiltà e la gratitudine. Durante la meditazione dell’Angelus di oggi, papa Francesco ha illustrato l’episodio (Lc 14,1.7-14) in cui Gesù, invitato a pranzo da un fariseo, osserva come “gli invitati a pranzo si affannano per scegliere i primi posti”. Ed offre due spunti sui concetti di “posto” e di “ricompensa”.
Raccomandando di occupare gli ultimi posti (cfr. Lc 14,8-9), “Gesù non intende dare norme di comportamento, ma una lezione sul valore dell’umiltà”, dal momento in cui, “la storia insegna che l’orgoglio, l’arrivismo, la vanità, l’ostentazione sono la causa di molti mali”.
Cercare la “piccolezza” e il “nascondimento” è proprio l’atteggiamento che dobbiamo avere “davanti a Dio”: se noi ci umiliamo, lui “ci esalta” e “si china verso di noi per elevarci a sé”.
Da un lato c’è “chi si sceglie il proprio posto”, dall’altro c’è “chi se lo lascia assegnare da Dio e aspetta da Lui la ricompensa”. Ma Dio, ha ricordato il Papa, “paga molto più degli uomini” e ci offre “un posto molto più bello di quello che ci danno gli uomini”, ovvero “vicino al suo cuore e la sua ricompensa è la vita eterna” (v.14).
Quando Gesù incoraggia un “atteggiamento di disinteresse” nella nostra offerta di ospitalità, privilegiando “poveri, storpi, zoppi e ciechi” nel banchetto, indica una opzione per la “gratuità”, a discapito del “calcolo opportunistico che cerca di ottenere una ricompensa”.
La preferenza di Gesù “per i poveri e per gli esclusi”, rivela “il messaggio fondamentale del Vangelo che è servire il prossimo per amore di Dio”, facendosi “voce di chi non ha voce” e rivolgendo a ciascuno di noi “un accorato appello ad aprire il cuore e fare nostre le sofferenze e le ansie dei poveri, degli affamati, degli emarginati, dei profughi, degli sconfitti dalla vita, di quanti sono scartati dalla società e dalla prepotenza dei più forti”.
Francesco ha menzionato “con gratitudine” le “mense dove tanti volontari offrono il loro servizio, dando da mangiare a persone sole, disagiate, senza lavoro o senza fissa dimora”: si tratta, ha detto, di “palestre di carità che diffondono la cultura della gratuità, perché quanti vi operano sono mossi dall’amore di Dio e illuminati dalla sapienza del Vangelo”.
Prima della recita della preghiera mariana, il Santo Padre ha invocato la Vergine Maria perché ci conduca “ogni giorno sulla via dell’umiltà”, rendendoci “capaci di gesti gratuiti di accoglienza e di solidarietà verso gli emarginati, per diventare degni della ricompensa divina”.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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