Polonia: mons. Salvatore Pennacchio è il nuovo nunzio

64 anni, napoletano, si considera un “figlio spirituale” di San Giovanni Paolo II ed è un grande devoto della Madonna di Czestochowa

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Ancora novità dalla chiesa polacca. È di oggi infatti la nomina del nuovo nunzio apostolico, monsignor Salvatore Pennacchio, che lascia così l’incarico omologo in India e Nepal. Monsignor Pennacchio sostituisce monsignor Celestino Migliore, nominato pochi mesi fa nunzio in Russia.
Intervistato in esclusiva da Zenit, il nuovo nunzio apostolico in Polonia, ha raccontato la sua vita pastorale e i suoi stretti legami con San Giovanni Paolo II, di cui si considera un “figlio spirituale”. Napoletano, 64 anni il prossimo 7 settembre, è un devoto della Madonna di Czestochowa ed anche un grande appassionato di calcio e tifoso del Napoli.
Eccellenza, come ha accolto la decisione del Santo Padre?
In spirito di gratitudine e di ubbidienza a papa Francesco, come tutte le volte che sono stato chiamato a un nuovo campo di missione e di servizio, confidando sempre nell’aiuto del Signore e della Madonna.
Quali sono i suoi legami con Giovanni Paolo II?
Mi considero un figlio spirituale del Santo Papa Giovanni Paolo II, in quanto ricevetti l’Ordinazione episcopale dalla Sue mani nella Solennità dell’Epifania il 6 gennaio 1999 e, poi, inviato come Nunzio Apostolico in Ruanda. Dalla prima missione in Panama, come addetto di Nunziatura (1979), fino alla missione in Thailandia e in alcuni Paesi del Sud-Est asiatico, San Giovanni Paolo II ha accompagnato con paterna sollecitudine i miei passi nel servizio che Egli stesso mi ha affidato. Quale segno di gratitudine verso il Papa Santo scelsi come motto vescovile “Nolite timere”, ricordando le parole pronunciate con vigore nella Messa inaugurale del Suo pontificato: “Non abbiate paura, aprite le porte a Cristo!”.
È mai stato in Polonia e che cosa pensa della Polonia e dei Polacchi?
Nel luglio 2009 per commemorare i 10 anni della mia Ordinazione episcopale ricevuta dal Santo Giovanni Paolo II, visitai per la prima volta la Polonia insieme ad un gruppo di amici dell’Associazione di volontariato Nolite timere, da me fondata assieme al parroco della mia città, Giugliano (Diocesi di Aversa), per aiutare i bambini del villaggio Nazareth di Mbare (Ruanda), un villaggio voluto da San Giovanni Paolo II per gli orfani ed i fanciulli bisognosi del genocidio del 1994. In particolare fu un pellegrinaggio sui luoghi legati al ricordo di San Giovanni Paolo II. In detta circostanza conobbi la Polonia di cui da subito ebbi una bella impressione per la storia e la cultura dei polacchi e principalmente per la loro fede. Durante il mio ministero sacerdotale e diplomatico ho avuto modo di ammirare le belle qualità di cui erano dotati i miei amici polacchi del servizio diplomatico della Santa Sede e della Curia Romana. Mons. Marek Zalewski, attualmente Nunzio Apostolico in Zimbabwe è stato mio primo collaboratore in Tailandia e attualmente in India, Mons. Henryk M. Jagodziński è il mio deputy.
Quali sono i suoi hobby, di che cosa si interessa?
La mia passione è per il calcio che ho praticato da giovane, ma ora data l’età e (anche il mio peso!), sono costretto a godermelo alla TV o quando mi si offre la possibilità direttamente allo stadio. Naturalmente, da napoletano “doc” sono tifoso del Napoli, che guardacaso, di recente, ha acquistato due bravi calciatori polacchi! Approfitto di questa prima occasione per inviare i miei omaggi alle Autorità polacche, un fraterno saluto ai miei confratelli vescovi, ai sacerdoti, alle religiose, ai religiosi, ai seminaristi e a tutti i fedeli laici, in particolare ai giovani che hanno animato e vissuto la recente Giornata Mondiale della Gioventù. Mi affido fin d’ora alla preghiera di tutti, confidando sempre nella materna protezione della Madonna di Częstochowa, Regina della Polonia.
[Ha collaborato Luca Marcolivio]

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Paweł Rytel-Andrianik

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione