Quello di domani ad Assisi sarà il primo (e verosimilmente unico) viaggio di papa Francesco in una diocesi italiana durante l’Anno Giubilare. Si tratterà anche della prima volta che il pontefice argentino si reca nuovamente in un luogo già visitato. Fa eccezione solamente l’aeroporto de L’Avana, dove lo scorso febbraio aveva avuto luogo l’epocale incontro con il patriarca ortodosso di Mosca, Kirill, pochi mesi dopo la visita ufficiale di due giorni a Cuba.
Mentre la visita del 4 ottobre 2013 aveva toccato tutti i luoghi sacri di Assisi, dalla basilica superiore di San Francesco, a quella di Santa Chiara, fino al santuario di San Damiano, domani il Papa si recherà alla sola Porziuncola. Motivo del breve pellegrinaggio è l’VIII centenario del Perdono di Assisi che, significativamente cade proprio durante il Giubileo della Misericordia.
Secondo la tradizione, una notte nel luglio del 1216, mentre era in preghiera alla Porziuncola, Francesco ebbe una visione di Gesù e di Maria circondati dagli angeli. Gli chiesero quale grazia desiderasse e il santo domandò il perdono per tutti coloro che, pentiti e confessati, avessero visitato quella stessa chiesa. La Madonna acconsentì, raccomandando a Francesco di chiedere l’istituzione dell’indulgenza plenaria al Papa in persona.
Francesco si recò quindi, assieme al confratello Masseo da Marignano, a Perugia, dove, in un conclave di 19 cardinali, era stato appena eletto papa Onorio III, il quale, non senza qualche resistenza iniziale, concesse l’indulgenza plenaria a chiunque si fosse recato in pellegrinaggio alla Porziuncola ogni 2 agosto, con l’esonero dal pagamento di qualunque obolo.
Nei secoli successivi, la concessione dell’indulgenza, è stata estesa a tutte le chiese francescane e, in seguito, anche parrocchiali. Le condizioni sono le medesime di qualunque indulgenza plenaria: spirito di distacco da qualunque peccato, anche veniale; confessione entro una settimana dal pellegrinaggio; comunione eucaristica; preghiera per le intenzioni del Papa; recita del Credo o del Padre Nostro; visita di una chiesa o di un oratorio francescano o, in alternativa di una parrocchia.
Da qui, l’esigenza di una nuova visita di papa Francesco per sottolineare il Perdono come condizione imprescindibile della vita cristiana. Il Santo Padre lo farà nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, più nota come “Porziuncola”, ovvero quell’angolino di chiesa dove la Madre di Dio raduna tutti i figli della Chiesa sotto il suo manto misericordioso.
Quella di domani sarà una delle visite pastorali più brevi del pontificato di Francesco, primo papa ad assumere il nome del “poverello di Assisi” ma non certo il primo a visitare la località umbra. 19 sono stati infatti i successori di Pietro a recarsi in pellegrinaggio sulla tomba del patrono d’Italia, a partire da Gregorio IX (1228) fino ad arrivare a papa Francesco, passando per colui che detiene il record delle sei visite ad Assisi: San Giovanni Paolo II.
Domani, quindi, Bergoglio si recherà ad Assisi più come pellegrino che come papa, compiendo un gesto di valore più spirituale, simbolico e penitenziale che non pastorale.
Tutto si consumerà nell’arco di poco più di due ore. L’elicottero ‘papale’ atterrerà alle 15.40 presso il campo sportivo “Migaghelli”, dove il Santo Padre troverà ad accoglierlo il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, assieme alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al sindaco di Assisi, Stefania Proietti e al prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro.
Alle 16, papa Francesco farà il suo ingresso in Santa Maria degli Angeli, accolto dal Ministro Generale dei Frati Minori, padre Michael Anthony Perry, dal Ministro Generale dei Frati Minori dell’Umbria, padre Claudio Durighetto, e da padre Rosario Gugliotta, Custode della Porziuncola.
Dopo un momento di preghiera silenziosa, il Pontefice pronuncerà una meditazione su Matteo 18,21-35, unico discorso ufficiale della visita, prima di recarsi presso l’Infermeria dei Frati.
Il rientro in elicottero alla volta del Vaticano è previsto poco dopo le 18.
Il vescovo di Assisi, monsignor Sorrentino, ha ribadito nei giorni scorsi l’importanza storica e “provvidenziale” della visita del Papa, attraverso una lettera ai fedeli della sua diocesi, in cui ricorda il percorso avviato dalla chiesa assisiate negli ultimi anni, finalizzato alla riscoperta della festa del Perdono e al significato dell’indulgenza ad essa legata, fino ad arrivare “all’immagine di Chiesa in uscita, missionaria e solidale delineata da papa Francesco”.
Assai numerosi i pellegrini che stanno raggiungendo Assisi: secondo quanto riferisce la Sala Stampa del Sacro Convento, sono mille i posti a sedere disponibili all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli per laici e religiosi. All’esterno ci saranno 3mila posti, di cui un migliaio a sedere, distribuiti ai fedeli che potranno ascoltare e vedere papa Francesco attraverso due maxi schermo. I fedeli che hanno ricevuto un pass per l’accesso alla piazza o alla Basilica, dovranno accedere all’area loro assegnata dalle 14 alle 15.
I giornalisti accreditati sono oltre duecento provenienti da tutto il mondo, e potranno avvalersi del un media center e tre postazioni giornalistiche. Il CTV con la Rai garantiranno due ore di diretta.
In piazza, dislocati in diversi punti ci saranno anche cinquanta volontari oltre a servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione attraverso l’attivazione di due punti di presidio medico avanzato con la presenza di otto ambulanze del servizio 118, la dislocazione nell’area interessata di tre batterie di bagni chimici, mentre per l’approvvigionamento di acqua saranno istallati punti mobili di erogazione e attivato un servizio di volontari per la distribuzione di bottiglie.
ZENIT - PM
Assisi pronta ad accogliere Papa Francesco
Al termine dell’udienza generale, Bergoglio chiede ai fedeli di accompagnarlo con la preghiera, nel suo pellegrinaggio alla Porziuncola, per celebrare gli 800 anni dell’istituzione della Festa del Perdono