Non è facile essere giovani! Capita sempre più spesso di incontrare ragazzi che vivono momenti di difficoltà, di angoscia, di tristezza, di depressione.
Questa condizione di disagio ha ragioni molto serie. Il problema più diffuso riguarda le situazioni familiari dolorose, in cui ci sono contrasti tra i genitori. Tanti ragazzi risentono di questa assenza di punti di riferimento, arrivando al punto di perdere fiducia nella vita.
Poi ci sono gli ostacoli legati all’approccio con il mondo del lavoro, spesso dominato da un arrivismo terribile. Infine sono frequenti le difficoltà nei rapporti umani, e in particolare nell’amicizia e nell’amore.
Non è facile essere giovani, soprattutto in un’epoca come la nostra. Le nuove generazioni sono bombardate da una serie di falsi modelli che spingono a porsi obiettivi materialisti ed esagerati, simili alle proposte di certi spot pubblicitari o di alcuni programmi televisivi.
I “traguardi” che contano sono il denaro, l’apparenza, la vacanza esotica, il possesso della bella automobile, della barca o della villa lussuosa.
Troppi giovani sono convinti che, per essere veramente felici, sia necessario avere in tasca l’ultimo modello di telefono cellulare. E quindi, con un terreno culturale come questo, diventa difficile convivere con i momenti di sofferenza della vita.
I giovani hanno bisogno del nostro aiuto. Possiamo aiutarli ad accettare le gioie di una vita serenamente imperfetta, in cui la sofferenza è una condizione da condividere con il resto dell’umanità.
L’accettazione del dolore passa, inevitabilmente, attraverso una processo fondamentale: l’apprezzamento delle piccole cose della vita quotidiana. Cose semplici, che non assomigliano a quelle proposte dalla pubblicità. Ma che possono renderci davvero felici, se impariamo a conoscerle, a scoprirle, a valorizzarle.
Abbiamo mai provato a guardare il mondo con uno sguardo più ampio, che sappia andare oltre il nostro piccolo guscio? Se lo faremo, scopriremo che intorno a noi ci sono tante persone che convivono con fame, povertà, violenze e persecuzioni.
La vera felicità è in uno sguardo che riesce ad andare oltre, fino ad abbracciare la vita degli altri. Dovremmo cercare di essere un po’ meno egoisti. Dovremmo renderci conto di che cosa siano realmente il dolore, la sofferenza, la mancanza di ciò che è necessario per sopravvivere.
Partendo dall’amore per la nostra vita reale, senza falsi bisogni, sarà più facile imparare a superare gli inevitabili momenti di difficoltà. E sarà anche più facile essere giovani, allargando le braccia e donando il nostro cuore agli altri.
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La felicità è in uno sguardo che va oltre
Cerchiamo di uscire dal nostro guscio e di abbracciare la vita degli altri!