Lettura
L’evangelista ci presenta la conclusione del Discorso delle Parabole. Come in altre occasioni, il Maestro annuncia il Regno dei cieli a chiunque ha di fronte; questa volta, lo paragona ad una rete gettata nel mare, «che raccoglie ogni genere di pesci». Il Regno riguarda tutti, buoni e cattivi; tuttavia, Gesù avverte, arriverà un momento in cui gli angeli, così come avviene nella parabola del grano e della zizzania, vaglieranno i pesci uno ad uno.
Meditazione
Attraverso questa serie di parabole di facile comprensione, il Maestro cerca di arrivare al cuore dei suoi seguaci. La rete ha il solo scopo di raccogliere quanti più pesci possibile; alla fine, i pesci cattivi, separati dai buoni, verranno buttati via e quindi arsi. Sono immagini forti per descrivere il destino di chi si separa da Dio o si ostina nell’atteggiamento del rifiuto e, per sottolinearne la drammaticità, Gesù fa riferimento alla “fornace ardente”, la zona allora nota come l’immondezzaio di Gerusalemme. Al tempo di Gesù, infatti, esso si trovava in una piccola valle chiamata Geenna, dove, fin dall’epoca dei re, vi era una fornace continuamente alimentata dai rifiuti, che era così divenuta il luogo simbolo dell’esclusione e della condanna. Ma non è Dio che esclude. Dio non vuole l’esclusione e la condanna di nessuno; è soltanto l’uomo che può decidere di autoescludersi. Alla fine del brano, Gesù paragona il dottore della legge al capofamiglia che trasmette ai figli ciò che a sua volta ha ricevuto. Il Maestro vuole ora che, nella comunità, coloro che sono divenuti discepoli del Regno e lo hanno accolto, siano responsabili della trasmissione della fede. La divulgazione del Regno di Dio, la pesca con la rete, è quindi compito della Chiesa; ma l’opera di separazione dei malvagi dai buoni, è affidata agli angeli. Gesù poi chiede ai suoi se hanno compreso tutto quello che egli ha spiegato loro: con la domanda esplicita vuole spingerli a una maggior consapevolezza del suo insegnamento. Per il Maestro, capire non è solo intendere ma anche accettare e mettere in pratica l’insegnamento ricevuto. Chi realmente ha compreso il messaggio di Gesù è chi si impegna a seguirlo lungo la via da lui tracciata; solo così potranno essere a loro volta veri maestri del Regno, inviati come annunciatori di ciò che loro stessi hanno vissuto e attuato.
Preghiera:
Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre (dal Salmo 14).
Agire:
Oggi mi adopererò per essere operatore di pace, e perdonerò di cuore.
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Meditazione a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.
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La selezione dei pesci
Meditazione quotidiana della Parola di Dio – Mt 13,47-53