Jesus Christ

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Il tesoro vero

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio – Mt 13,44-46

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Lettura
Il Discorso delle parabole del capitolo 13 di Matteo è un invito rivolto a chi ascolta, affinché sappia prestare attenzione, vedere, comprendere Dio in tutti. Le parabole del tesoro e della perla di grande valore ci ricordano che Gesù è il nostro tesoro: per possedere lui bisogna essere disposti a lasciare tutto. Il vertice della parabola sta nella capacità dell’uomo, davanti alla scoperta del tesoro, di riconoscerlo per tale e, quindi, di sapersi decidere a vendere tutto ciò che ha allo scopo di ottenere il campo e appropriarsi di quel tesoro.
Meditazione
Le parabole portano gli uditori a fare essi stessi la scoperta del tesoro loro annunziato: il Regno si trova già nel campo, nella loro vita; è nascosto ma è presente. All’uomo semplice è data la possibilità della scoperta. Non è riservato a pochi eletti, e chissà per quali meriti personali, o di casta. Ma solo chi ne riconosce il valore, solo chi riesce a valutarlo come prezioso, ha il coraggio di vendere tutto ciò che ha per farlo suo. La condizione per accedervi è saper vendere tutto. Nella dinamica del racconto della parabola, il tesoro viene trovato per caso, indipendentemente dal nostro sforzo. Il Regno si manifesta a noi. La seconda parabola è simile alla prima, ma ha una differenza importante. Qui il personaggio principale della storia è ben identificabile: è un mercante di perle, il suo lavoro è cercare perle. La sua scoperta del Regno non è un puro caso, ma frutto di una lunga ricerca. Il commerciante di perle conosce già il valore di ciò che sta cercando, quando trova “una perla di grande valore”, e allora va e vende tutto ciò che possiede e fa il suo investimento. Le due storie hanno lo stesso obiettivo, rivelare la presenza del Regno, ma ognuna lo rivela in modo diverso: attraverso la scoperta della gratuità dell’azione di Dio in noi, e attraverso lo sforzo e la ricerca che ogni essere umano fa per scoprire sempre meglio il senso della sua vita. Matteo fa terminare il racconto delle parabole con la domanda: «Avete compreso tutte queste cose?» (v. 51). Per l’evangelista, i discepoli sono coloro che “comprendono”, non solo con l’intelligenza ma anche con il cuore, perché si tratta di accedere al Regno instaurato da Gesù. Discepolo del Regno è chi è capace di aprire la mente e il cuore, per scoprire Gesù e accoglierlo, nella sua parola, per fare esperienza dell’Amore misericordioso.
Preghiera:
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti, più preziosi dell’oro, di molto oro fino (dal Salmo 19).
Agire:
Porrò segni concreti di accoglienza verso i più bisognosi.
***
Meditazione a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.  

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ZENIT Staff

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