Rouen - Commons Wikimedia CC-BY-SA-3.0

Orrore in Francia: ostaggi in chiesa, sgozzato un prete. Santa Sede condanna "violenza assurda"

Due uomini armati di coltello hanno fatto irruzione nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray a Rouen. Entrambi uccisi dalla polizia. Padre Lombardi: “Violenza orribile avvenuta in un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio”

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Un’estate infernale per la Francia. Dopo i fatti di Nizza, un nuovo orrore ha sconvolto stamane il Paese, quando due uomini armati di coltello, forse con problemi mentali, hanno fatto irruzione a Rouen, in Normandia, nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray sgozzando il parroco, padre Jacques Hamel, 86 anni, e prendendo in ostaggio due suore e due fedeli. Uno di questi è stato pure ferito alla gola ed è deceduto qualche ora dopo in ospedale. Entrambi gli assalitori sono stati neutralizzati e uccisi dalle teste di cuoio della polizia.
Sulla vicenda è intervenuto anche padre Federico Lombardi, che in una nota scrive: “È una nuova notizia terribile, che si aggiunge purtroppo ad una serie di violenze che in questi giorni ci hanno già sconvolto, creando immenso dolore e preoccupazione. Seguiamo la situazione e attendiamo ulteriori informazioni per comprendere meglio ciò che è avvenuto”.
“Il Papa – riferisce il portavoce vaticano – è informato e partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite. Siamo particolarmente colpiti – aggiunge -perché questa violenza orribile è avvenuta in una chiesa, un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio, con la barbara uccisione di un sacerdote e il coinvolgimento dei fedeli. Siamo vicini alla Chiesa in Francia, alla Arcidiocesi di Rouen, alla comunità colpita, al popolo francese”.
Sul dramma si sono avvicendate notizie molto confuse. Secondo fonti di polizia, citate dai media locali, i due uomini entrando in chiesa avrebbero urlato ‘Daesh’; uno dei due avrebbe avuto la barba e in testa la ‘chachia’, il tradizionale berretto di lana indossato in Tunisia. L’antiterrorismo ha aperto un’indagine mentre sul luogo dell’attacco è atteso l’arrivo del presidente francese Hollande e del ministro dell’interno Cazaneuve.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione