Una breve permanenza a Milano, nel caldo di fine giugno, è stata l’occasione per rivedere un’amica di vecchia data e conoscere da vicino CasAmica ONLUS, di cui già ZENIT aveva raccontato il pellegrinaggio a Roma, con il Treno per la vita.
In un periodo dell’anno dedicato alle vacanze, al riposo, mentre le città sembrano dormire, svuotate dei loro abitanti, le stanze di CasAmica, a Milano, sono invece tutte occupate e bisogna rifiutare ulteriori richieste di prenotazione. La malattia non va in vacanza, è banale ma vero, tuttavia, grazie alla disponibilità di operatori e volontari, nemmeno l’accoglienza per i malati.
La signora Lucia Cagnacci ha fondato la prima casa nel 1986, a Milano. Giovane mamma, rimase colpita dal vedere tanta gente che, di giorno era in cura nelle strutture mediche di Milano e di notte dormiva per strada, perché non poteva pagare un alloggio. Da allora sono sorte altre tre case a Milano e CasAmica è diventata una ONLUS di cui la signora Lucia è la presidente e principale sostenitrice.
L’associazione CasAmica, come altre di simile ispirazione (vedi La Casa di Andrea, in zona Aurelia, a Roma) nasce per alleviare la sofferenza dei malati e dei familiari che li assistono, dando loro accoglienza quando, soprattutto dal Sud e dalla Isole, sono costretti a migrare per curarsi negli istituti sanitari di eccellenza e non possono permettersi un alloggio. In trent’anni di vita CasAmica ha ospitato 70.000 persone. Agli ospiti è riservata una camera doppia con bagno e poi ampi spazi comuni: la cucina, la dispensa, la sala da pranzo, il cortile esterno. Una delle quattro case di Milano è dedicata ai bambini: ogni stanza è decorata con un motivo che la contraddistingue, ha un giardino e un’area giochi all’esterno. Nel 2015 è stata avviata la ristrutturazione di due nuove case, una a Lecco, in via della Rovinata, con 18 camere e una a Roma, in zona Trigoria, nel IX municipio, in via Beato Fusco con 25 camere da letto.
L’accoglienza materiale è solo una parte di quello che le persone cercano e trovano a CasAmica: la possibilità di condividere la propria sofferenza con altre persone che vivono situazioni simili e il supporto dei volontari e del personale della casa che diventano a volte una seconda famiglia.
«Grazie mille per riuscire a confortare senza cadere in un’inutile pietà», si legge tra le testimonianze lasciate dagli ospiti negli anni, «Per aver “costruito” una casa con dentro un bel senso di famiglia. Per l’amore che mettete nel dedicarvi a noi».
È possibile sostenere CasAmica da vicino, diventando volontari in una delle case di Milano, Roma, Lecco oppure a distanza, destinando alla ONLUS il 5xmille o con una donazione.
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Tutte le informazioni sono sul sito: www.casamica.it
La misericordia non va in vacanza
Quattro case a Milano e due in costruzione a Lecco e a Roma, per accogliere i malati e i loro familiari