Children praying

ZENIT - Photo HSM

Gmg. Giovani iracheni pregheranno il 'Padre Nostro' in aramaico davanti al Papa

La preghiera si terrà durante la Via Crucis. Tra i ragazzi e le ragazze che parteciperanno all’evento di Cracovia anche alcuni rifugiati

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Saranno più di 200 i giovani cristiani iracheni che partiranno da tutte le diocesi dell’Iraq per partecipare alla imminente Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), in programma a Cracovia dal 26 al 31 luglio. Durante la Via Crucis, uno degli appuntamenti più importanti dell’evento mondiale, alcuni di questi ragazzi avranno l’occasione di recitare davanti al Papa il Padre Nostro in aramaico, la lingua di Gesù.
“Sarà un momento importante per tutti noi, per essere confermati nella fede e nella comunione con tutta la Chiesa di Cristo” dichiara all’agenzia Fides il vescovo caldeo Basel Salim Yaldo, che accompagnerà i giovani iracheni nel viaggio in Polonia insieme all’arcivescovo Bashar Warda (alla guida dell’arcidiocesi caldea di Erbil) e ad una decina di giovani sacerdoti e sette suore.
“Celebrando quella pratica, con cui la Chiesa rivive la Passione di Cristo – sottolinea il vescovo Basel Yaldo – guarderemo anche alle sofferenze del nostro Paese alla luce delle sofferenze di Gesù. In quelle giornate i ragazzi e le ragazze iracheni scambieranno il racconto delle proprie esperienze con i giovani provenienti da ogni parte del mondo. E al nostro ritorno, convocheremo un incontro nazionale in cui i giovani che sono stati a Cracovia racconteranno a tutti la loro esperienza”.
Così, aggiunge il presule, “potremo tutti toccare con mano che si può vivere la speranza cristiana e la comunione gioiosa con tutta la Chiesa anche nelle condizioni difficili che ci troviamo a vivere. Così ci accorgeremo che non occorre fuggire, emigrare, e che è bello poter vivere il dono della gioia cristiana nei luoghi dove siamo nati, e dove abbiamo incontrato Gesù, ascoltando l’annuncio del Vangelo”.
I giovani iracheni che si preparano alla Gmg di Cracovia provengono in buona parte dalle diocesi di Baghdad, di Kirkuk e di Erbil. Tra questi ultimi, ci sono anche alcuni giovani che vivono da rifugiati nella capitale della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, dopo essere stati costretti a abbandonare insieme alle proprie famiglie i villaggi della Piana di Ninive. Tutti si sono preparati all’evento di Cracovia con alcuni incontri comunitari; il 19 luglio, alla vigilia della partenza, vivranno insieme una giornata di preghiere, canti e celebrazioni sacramentali improntate al Giubileo della Misericordia.

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ZENIT Staff

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