Nigerian Army against Boko Haram - Wikimedia Commons

Nigeria: il rapimento dei sacerdoti è "un assalto alla Chiesa"

Il caso più drammatico è quello di padre John Adeyi, vicario della diocesi di Otukpo, rapito il 24 aprile, i cui resti sono stati trovati il 22 giugno scorso

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La recente ondata di rapimenti di sacerdoti e religiosi in Nigeria è “un assalto alla Chiesa”. Lo afferma don Sylvester Onmoke, neo eletto presidente dell’Associazione dei preti diocesani.
Il caso più drammatico – spiega Fides – è quello di padre John Adeyi, vicario generale della diocesi di Otukpo, nello Stato nigeriano di Benue, rapito il 24 aprile, e i cui resti sono stati trovati due mesi dopo, il 22 giugno, nei pressi del complesso della Ogbadibo Local Government Education Authority a Otukpa, la sua città natale. I suoi rapitori avevano chiesto un riscatto per liberare il sacerdote. Nonostante la famiglia del vicario avesse consegnato la somma richiesta, il sacerdote non era stato liberato. Poi la tragica scoperta del suo corpo ormai in decomposizione.
Il 23 giugno era stato rapito invece padre Julius Gospel Inalegwu, nella sua parrocchia, la St. Joseph Catholic Church, Jitan – Dutse, nella Tudun Wada Local Government Council, nello Stato di Kano. Secondo mons. John Namaza Niyiring, vescovo di Kano, i suoi rapitori hanno chiesto un riscatto di 20 milioni di Naira (circa 64mila euro).
La corruzione e la bramosia di denaro che affligge la società nigeriana continua ad essere una delle cause principali dei sequestri di sacerdoti, secondo don Onmoke. Il presidente dell’Associazione dei preti nigeriani critica il cattivo esempio dato da politici e funzionari corrotti che, ostentando la loro ricchezza ottenuta illecitamente, spingono altri a cercare di ottenere denaro facilmente e con tutti i mezzi. A questo si aggiunge, secondo il sacerdote, la frustrazione diffusa tra la popolazione per la disoccupazione e per il mancato pagamento dei salari dei lavoratori.
Don Onmoke chiede al governo di garantire la sicurezza di tutti e di avviare politiche per affrontare i mali del Paese, invita poi i fedeli a pregare perché sacerdoti e religiosi siano protetti dalla minaccia dei rapimenti.
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ZENIT Staff

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