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Mirabile Dictu: al via la VII edizione

Quattro pellicole italiane tra le nomination al Festival Internazionale del Film Cattolico. La presidente Marabini: “Anche il cinema è strumento di evangelizzazione”

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Ha inizio oggi a Roma la settima edizione del Festival Internazionale del Film Cattolico (Mirabile Dictu), la manifestazione ideata dalla regista e produttrice Liana Marabini per dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari, docufiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono valori morali universali e modelli positivi.
Nato nel 2010 sotto l’Alto Patronato del Pontificio Consiglio della Cultura, il Festival si svolge da oggi al 23 giugno e conta quattro categorie in concorso (miglior film, miglior documentario, miglior cortometraggio, miglior regista), ai vincitori delle quali andrà in premio il prestigioso Pesce d’Argento, ispirato al primo simbolo cristiano.
Il Premio alla Carriera sarà quest’anno attribuito al produttore televisivo italiano Bibi Ballandi.
Mirabile Dictu proietta i film in competizione finale per la giuria e i distributori, facilitando poi i contatti diretti tra questi ultimi e i produttori, con lo scopo di portare le pellicole finaliste sul grande e piccolo schermo, nella distribuzione home video, della pay per view e di Internet.
Le proiezioni hanno luogo fino a mercoledì presso Palazzo Cesi, in via della Conciliazione, mentre la cerimonia di premiazione, condotta dal giornalista Armando Torno, si svolgerà nella sera del 23 giugno presso il Palazzo della Cancelleria.
“Dobbiamo evangelizzare con tutti i mezzi a nostra disposizione e il film un buon strumento: arriva in tutte le case ed è compreso da tutti, anche da coloro che non amano leggere – spiega la presidente del Festival Liana Marabini –. Anche quest’anno il numero di film ricevuti è davvero impressionante: più di 1000 – prosegue –. Qualche anno fa, i film con soggetto cattolico erano davvero pochi: ci piace pensare che il nostro Festival ha contribuito in qualche modo a dare speranza e coraggio a quanti si impegnano nella realizzazione di questo tipo di prodotto. Nell’industria del cinema non è facile, eppure negli ultimi anni assistiamo ad una produzione sempre crescente di film a soggetto biblico in generale e cattolico in particolare”.
“Conosciamo più di un caso di persone convertite alla fede grazie ad un film – aggiunge la presidente Marabini –. E anche persone la cui vocazione sacerdotale è stata svegliata da un film. Incoraggiare e valorizzare le vocazioni deve essere un impegno di tutti i giorni, di tutti noi, perché i sacerdoti hanno una missione difficile ed essenziale per migliorare il mondo. E non dimentichiamo che Gesù era un sacerdote”.
Queste le terne finaliste in concorso nelle diverse categorie:
– Miglior cortometraggio: The Confession di Johnn La Raw (Corea del Sud), La bellezza nell’amore di Dio di Carlo De Biase (Italia), On the border of hell di Angeles Conde Mir (Spagna).
–  Miglior documentario: Il Vangelo secondo Maria di Luca Trovellesi Cesana (Italia), A life is never wasted di Krzysztof Tadej (Polonia), I trust in you di Aleksas Matvejevas (Lituania).
–  Miglior regista: Lampedusa di Peter Schreiner (Austria), Infernet di Giuseppe Ferlito (Italia), The Stalingrad Madonna di Nick Goryachkin (Russia)
–  Miglior film: Poveda di Pablo Moreno (Spagna), prodotto da Andrés Garrigò (Goya Producciones), Infernet di Giuseppe Ferlito (Italia), prodotto da Michele Calì e Federica Andreoli (AC Produccion), I trust in you di Aleksas Matvejevas (Lituania), prodotto da Vilniaus Medija.
La Giuria è presieduta dalla principessa Maria Pia Ruspoli, attrice, ed è composta da: monsignor Franco Perazzolo, del Pontificio Consiglio della Cultura, dal distributore e produttore austriaco professor Norbert Blecha (che è anche vice presidente della giuria), da Michèle Navadic, direttore programmazione RTBF (Belgio), e dalla produttrice Oriana Mariotti.
Sarà inoltre assegnato il Premio speciale della Capax Dei Foundation al film Kateri di James Kelty (USA), prodotto dalnetwork cattolico EWTN e dallo stesso Kelty, dedicato alla figura di Kateri Takakwitha, la prima santa pellerossa d’America, vissuta tra il 1656 e il 1680, canonizzata da Benedetto XVI nel 2012.
Nel corso della serata di premiazione, la regista Liana Marabini, presidente del Festival, parlerà anche del suo nuovo film, al quale sta lavorando proprio in questi giorni: Mothers, pellicola che mostra, con realismo e sensibilità, la tragedia delle donne i cui figli sono partiti per la Jihad.
 

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ZENIT Staff

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