Syrian refugees at the border of Hungary and Austria on their way to Germany. Hungary

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Ong accusa: "Guardie turche sparano su profughi siriani, otto morti"

Il bilancio delle vittime sarebbe ancora provvisorio. Nessun commento da parte degli ufficiali turchi

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L’Osservatorio per i diritti umani siriano punta l’indice verso le guardie di confine turche: avrebbero sparato su un gruppo di siriani intenti ad attraversare la frontiera per entrare in Turchia. Il fuoco avrebbe ucciso 8 persone, tra cui 4 bambini. Secondo un’altra organizzazione, tuttavia, il Comitato per il coordinamento locale, le vittime sarebbero 11. Il bilancio potrebbe aggravarsi, perché ci sarebbero anche dei feriti gravi.
Il fatto è avvenuto tra Kherbet al-Jouz, nel nordest della Siria, e la provincia turca di Hatay. Nessuna dichiarazione da parte degli ufficiali turchi. A maggio l’organizzazione umanitaria Human Rights Watch ha accusato le guardie di frontiera turche di aver picchiato e sparato contro i profughi siriani.
“Quattro bambini innocenti uccisi dall’esercito mentre tentavano di entrare in Turchia, in fuga da una guerra che dura da 5 anni, senza soluzione, basta così. È un atto che, se confermato, non ha precedenti, insopportabile” dice Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, sottolineando che “chi aspira a entrare in Europa non può macchiarsi di episodi del genere, va ribadito con forza in tutte le sedi”.

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ZENIT Staff

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