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Attentato a Tel Aviv: 5 morti. Israele: "Risposta sarà dura"

Due giovani palestinesi hanno aperto il fuoco sulla folla nel cuore della movida. Diversi arresti nel villaggio cisgiordano da cui provenivano

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Sale di nuovo la tensione in Israele. Un duplice attacco terroristico ha colpito prima l’affollatissimo Mercato di Sarona, cuore della movida di Tel Aviv con ristoranti e negozi aperti fino a tardi, e poi una via adiacente nei pressi della Cinemateque, teatro di numerosi festival del cinema. Il bilancio è di 4 morti e 16 feriti.
Gli attentatori, che hanno aperto il fuoco sui passanti, sono due palestinesi di 20 anni, cugini tra di loro, provenienti dal villaggio di Atta, vicino Hebron (Cisgiordania). Proprio in questo villaggio, le forze di sicurezza hanno compiuto diversi arresti e hanno chiuso gli ingressi. Individuata la casa di uno dei due attentatori, potrebbe essere ora demolita, secondo le norme approvate dal governo israeliano nei mesi scorsi contro le violenze durante la cosiddetta “Intifada dei Coltelli”.
I “responsabili dell’attacco avranno una risposta dura”, ha commentato il ministro dei Trasporti israeliano e membro del Consiglio di sicurezza, Yisrael Katz. Secondo lui il villaggio di Atta “ha bisogno di essere sottoposto a un’operazione per sradicare il terrorismo nell’area”. Katz ha giustificato la chiusura degli ingressi al villaggio sostenendo che “è impossibile separare i terroristi dal loro ambiente”.
Inoltre Israele, a seguito del duplice attentato, ha sospeso i permessi d’ingresso a 83mila palestinesi durante il mese di Ramadan.
 

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ZENIT Staff

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