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Un cuore di vera madre

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio | Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria — Lc 2,41-51

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Lettura
Il pellegrinaggio a Gerusalemme non era obbligatorio per le donne, né per i maschi prima del tredicesimo anno di età. Maria segue Giuseppe e Gesù è con loro: un esempio di fede che supera le prescrizioni legali. La decisione di Gesù di restare nel tempio rimane un enigma: ha agito con libertà ed è comprensibile l’angoscia della madre. Ma in Lui è già chiara la volontà del Padre che egli “deve” compiere e, per lei, scocca l’ora di custodire nel suo cuore ogni parola e ogni azione del Figlio, che cresceva in età, sapienza e grazia.
Meditazione
C’è madre e madre, soprattutto oggi, nello sconquasso morale della nostra società. Già Isaìa si domandava se una madre potesse dimenticarsi del proprio figlio (cfr. 49,15). Per il profeta era una domanda retorica; per noi è una realtà sconcertante: oltre all’abbandono incruento, c’è pure quello macchiato di sangue, voluto e procurato. Eppure, ogni madre dovrebbe avere un cuore, perché questo è il progetto di Dio. Ma tant’è che, di fronte all’abnegazione di una madre, al suo amore per i figli, ai sacrifici affrontati con generosità per loro, bisogna dire: è una “vera” madre! E le altre? Dov’era il loro cuore nel momento della tragedia? … Puntiamo il nostro sguardo filiale su Maria, una vera madre dal cuore così grande e puro da essere stata prescelta da tutta l’eternità per essere la “Madre di Dio” e la “Madre nostra”. San Giovanni Damasceno così la elogia: «Il tuo cuore è di una purezza senza macchie; esso non vive che della contemplazione e dell’amore di Dio». Il Cuore di Maria è il vero santuario costruito da Dio stesso. Entrandovi, troviamo una Madre sempre pronta ad accogliere i suoi figli, tanto i vicini, quanto i lontani; tanto i devoti, quanto i bisognosi di misericordia. C’è posto per tutti, per chi gioisce e per chi piange, per chi spera e per chi vive nell’angoscia. Non respinge nessuno e non ha in orrore il peccatore, quando implora la sua intercessione con un cuore contrito e penitente. Dio l’ha voluta così, “vera” Madre, per la nostra Redenzione: il suo cuore è grande come quello di suo Figlio. E questo cuore palpita perché il regno di Dio trionfi, vi sia pace nel mondo e libertà per la Chiesa, i peccatori si convertano e tutti i fedeli siano confermati nell’amore e nell’esercizio di tutte le virtù, mediante la grazia che Ella elargisce a piene mani.
Preghiera
«Vivi, vivi, e godi in eterno, o Cuore santo e amantissimo, nel quale ebbe inizio la salvezza del mondo e la divinità che, portando pace al mondo, ha baciato l’umanità. Ogni anima ti magnifichi, o Madre di dolcezza, e ogni lingua di genti pie esalti nei secoli eterni la beatitudine del tuo Cuore, dal quale scaturì la nostra salvezza» (Egberto di Schönau, II secolo).
Agire
Intensificare la devozione mariana e consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria.
Meditazione del giorno a cura mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia – San Remo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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