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Giubileo. Pagliai e Gassman a Gubbio raccontano il Papa alla luce del Poverello

Dal 3 al 5 giugno, nella città medioevale, la tre giorni organizzata dalla Lumsa di eventi culturali e formativi sul tema della Misericordia negli anni di Francesco

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Leggere il Francesco che “oggi è Papa a Roma” – e che con il Giubileo ha indicato la misericordia come la principale priorità della Chiesa – alla luce della vita e dell’opera del Poverello di Assisi. È quanto si propone la LUMSA, università pubblica di ispirazione cattolica, con una serie di iniziative culturali che si terranno dal 3 al 5 giugno a Gubbio, luogo del francescanesimo per eccellenza, dove San Francesco incontrò per la prima volta i lebbrosi e dove convertì il lupo.
Il programma prevede che per tre serate sia rappresentato, presso il Teatro Luca Ronconi, lo spettacolo Mirabile cosa a dire dedicato alle figure di San Francesco e Santa Chiara, in prima nazionale, interpretato dagli attori Ugo Pagliai e Paola Gassman, intervenuti nella conferenza stampa che si è svolta oggi presso la sede della Radio Vaticana.
Pagliai ha sottolineato come “il grande messaggio della misericordia sia quello di avvicinarsi al male per trasformarlo”; come appunto fece Francesco con il lupo che – ha affermato l’artista –  “evoca qualcosa che c’é in tutti noi”. “Il Papa – ha fatto eco la Gasmann – sa capire la gente. E la più grande forza che ha è proprio mostrare comprensione verso tutti”.
Il tema del lupo è stato ripreso anche dal vaticanista Raffaele Luise, coordinatore dell’iniziativa insieme al professor Gennaro Colangelo, autore della sceneggiatura, il quale ha affermato: “Qualcosa di ‘lupesco’ lo incontra oggi in Vaticano anche il Papa chiamato quasi dalla fine del mondo”.
Lo stesso giornalista, insieme a Marco Roncalli, pronipote di Giovanni XXIII, modererà due momenti di dialogo con i cardinali Francesco Coccopalmerio e Gualtiero Bassetti. Con il primo si parlerà della figura del Papa, alla luce anche del libro scritto a quattro mani da Luise con il card. Walter Kasper dal titolo Testimoni della Misericordia, vincitore del prestigioso Premio Cardinale Michele Giordano 2016. Con l’arcivescovo di Perugia si dialogherà invece, insieme anche al vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli, del suo libro sulla gioia della carità, sul tema della misericordia e sull’Umbria.
Ma non sarà questo l’unico appuntamento a Gubbio: la tre giorni sarà infatti ricca di incontri e dibattiti fra studiosi, uomini di fede e giornalisti sul significato della Misericordia negli anni di Papa Francesco. A questi si affiancheranno percorsi formativi per i giovani, allo scopo di valorizzare gli splendidi beni culturali del Comune umbro, “il più bello dei luoghi medioevali d’Italia”, ha sottolineato Colangelo.
In particolare, sono in programma  un workshop su impresa e cultura coordinato dall’avvocato Alberto Improda, diretto a stimolare il marketing territoriale dell’associazionismo locale e la lectio magistralis del Rettore della Lumsa, Francesco Bonini. Quest’ultimo, nella conferenza stampa di oggi, ha sottolineato come l’iniziativa sia emblematica della missio portata avanti dalla università, da anni “centro propulsore di impegni formativi e di relazioni positive con le istituzioni, con il territorio e con tutte quelle realtà che promuovono cultura in Italia, in diversi ambiti”.
“Nel titolo dello spettacolo si cita la parola Mirabile – ha aggiunto Bonini – questo ci invita a tenere alto il livello perché la qualità ci permette di godere del bello e di investire sul futuro. Oggi c’è molta retorica sulla bellezza ma, al contempo, c’è una sindrome di decadenza”. Questa, secondo il rettore, “si può vincere lavorando sulla qualità delle persone, delle iniziative e sull’impegno gratuito. Un impegno di servizio”.
[S.C.]

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ZENIT Staff

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